CORNUTO, Lucio Anneo (Lucius Annaeus Cornutus, Κορνούτος; Φορνοῦτος o Φουρνοῦτος solo per corrotta grafia dei codici della 'Επιδρομή)
Filosofo e retore del sec. I d. C., nativo di Leptis. Svolse la sua attività particolarmente nella Roma dell'età di Nerone, dove fu maestro di Lucano e di Persio. Morto quest'ultimo in ancor giovane età, ne ereditò la biblioteca e ne fece curare l'edizione delle satire. Chiamato da Nerone alla sua corte, non godé a lungo del favore dell'imperatore, che nel 65 lo esiliò, insieme con Musonio Rufo. Dei suoi scritti letterarî e retorici, composti in latino e in greco, sono da ricordare particolarmente quelli dedicati all'interpretazione di Virgilio, e le τέχναι ῥητορικαί; di quelli filosofici, uno scritto polemico a proposito delle Categorie di Aristotele, e, soprattutto, il Compendio di teologia greca ('Επιδρομή τῶν κατὰ τήν Ελληνικὴν ϑεολογίαν παραδεδομένων). Quest'ultima opera, che è l'unica di C. che ci sia rimasta (ed. C. Lang, Lipsia 1881), ha speciale importanza in quanto principalmente su di essa e sui Problemi omerici dello stoico Eraclito si basa la nostra conoscenza dell'interpretazione allegorico-naturalistica (la ratio physica) che gli stoici davano dell'antica mitologia. Il compendio di C. fu poi largamente utilizzato dall'esegesi allegorizzante dei poemi omerici.
Bibl.: G. J. de Martini, De L. A. C., Leida 1825; R. Reppe, De L. A. C., Lipsia 1906; Br. Schmidt, De C. theologiae graecae compendio capita duo, Halle a. S. 1912. Per più ampie indicazioni, v. M. Schanz, Gesch. der röm. Litt., 3ª ed., II, ii, Monaco 1913, pp. 373-75 e F. Ueberweg, Grundriss d. Gesch. d. Philosophie, I, 12ª ed., Berlino 1926, p. 162 dell'App.