Letterato (si chiamò da sé philologus), nato ad Atene ma vissuto dall'86 al 29 a. C. a Roma (dove era stato portato come prigioniero di guerra di Marco Ateio e poi manomesso), come maestro di retorica a molti giovani nobili e amico di Sallustio e di Asinio Pollione, che si valsero molto del suo aiuto nella composizione delle loro opere storiche. Si occupò anche di pinacografia e la sua opera di glossematore fu molto nota e sfruttata. La sua opera più vasta (Hyle "La selva") era una miscellanea in 800 libri. Restano pochi frammenti.