Grammatico latino (n. Benevento 112 a. C.), dapprima soldato, poi maestro di grammatica (dal 63) in Roma. Sappiamo di un suo scritto satirico (Περιαλγής, "Il tribolato"). Dotato di spirito aspro e mordace, a scuola faceva molto uso della sferza (plagosus lo dice Orazio che lo ebbe maestro), sicché il suo nome è diventato proverbiale per indicare il maestro manesco.