AVILLIUS SURA, Lucius (L. Avil[l]ius Sura)
Di questo fabbricante di vasi aretini si conoscono solo pochi frammenti decorati a rilievo. Firmato all'interno dal suo nome, appaiato a quello dello schiavo Hilar[io] (o [-ius]), è il calice di Orbetello a Berlino. Sono stati anche scavati ad Arezzo frammenti di matrice a lui attribuiti. I trofei, le figure femminili del tipo delle regioni vinte, quelle maschili nell'atteggiamento di imperator fanno supporre influssi di monumenti augustei. Si pensa che A. S. abbia avuto breve attività alla fine dell'ultimo sec. a. C. e nei primi anni della nostra èra.
Bibl.: A. Oxé, in Bonn. Jahrb., CXXXVIII, 1933, p. 90 ss.; H. Dragendorff, in Germania, XIX, 1935, p. 305 ss., tavv. 42, 43; W. Kolbe, in Germania, XXIII, 1939, p. 104 ss.; H. Dragendorff-C. Watzinger, Arettinische Reliefkeramik, Reutlingen 1948, pp. 160-161; A. Stenico, in Athenaeum, N. S., XXXIII, 1955, p. 177 ss.