LUDIUS (o STUDIUS?)
Pittore romano il cui nome appare con queste due varianti (Ludius, Studius) nei manoscritti di Plinio (Nat. hist., xxxv, 116) che lo dice dell'età di Augusto e autore di un genere ameno di pittura parietale raffigurante ville, porti, giardini, boschi, colline, piscine, euripi, fiumi, litorali con figure di viandanti, pescatori, cacciatori, vendemmiatori, scene scherzose con donne, città marittime, di aspetto attraente e di minima spesa. Già Vitruvio (De arch., vii, 5) aveva ricordato fra i temi delle pitture parietali del suo tempo vedute di porti, promontorî, litorali, fiumi, fonti, canali, e gli esempî cronologicamente più prossimi sono nel fregio delle pareti a fondo bianco della villa della Farnesina (Roma, Museo Naz. Romano). Nella pittura pompeiana troviamo una larga serie di piccoli paesaggi marittimi con ville e porti animati da piccole figurine, di uno stile luministico, a macchie di colore, di una tecnica disinvolta e di un vivace impressionismo e, se il gusto del paesaggio romantico, atmosferico, risale certamente alla pittura ellenistica, sembra peraltro verisimile riportare questo genere di vedute marittime al pittore romano, con ispirazione più diretta alla natura e al paesaggio delle coste del Lazio e della Campania, che si andavano costellando di sontuose ville (v. pittura; pompei).
Bibl.: E. Pfuhl, Mal. und Zeich. der Griechen, II, Monaco 1923, p. 884, 888, 897; G. E. Rizzo, La pittura ellenistico-romana, Roma-Milano 1929, p. 72 ss.; E. Aletti, Lo stile di Ludio e l'impressionismo ellenistico-romano, Roma 1948; R. Bianchi Bandinelli, Storicità dell'arte classica2, Firenze 1950, pp. 159, 188, 277; M. Borda, La pittura romana, Roma 1959, p. 211 ss.