CASANOVA, Ludovico
Nato a Genova l'8 dic. 1799, studiò al liceo allora detto "Imperiale" e, dopo aver terminato gli studi in filosofia a soli sedici anni, a ventuno si laureò in giurisprudenza divenendo uno dei primi avvocati di Genova. Nel 1835 fu eletto, senza che ci fosse stata una sua esplicita richiesta, "dottore colleggiato" nella facoltà di legge. Due anni dopo, sempre nella medesima facoltà, venne nominato professore di istituzioni civili, succedendo in tale cattedra a Marco Compareto. Dopo sei anni, nel 1843, venne rimosso da questo insegnamento. Così spiega tale episodio il suo biografo Cesare Cabella: "perché una stupida pretesa di chi governava allora la nostra università fu cagione che l'animo altero ed indipendente di Ludovico sentendosi offeso desse le sue dimissioni" (p. X), aggiungendo che il C. era inviso soltanto a coloro che "non vogliono altri fratelli alla società che il gendarme ed il gesuita". In realtà l'episodio fu originato dall'avversione che i cattolici reazionari avevano per le idee del C., la cui formazione era razionalista e deista in tema di rapporti fra Stato e Chiesa.
Il C. esprimeva chiaramente queste sue opinioni nelle sue lezioni come risulta anche in Del diritto costituzionale, là dove scrive, per esempio: "Uno Stato che si trova in presenza della Chiesa cattolica, vale a dire non di una comunità ordinaria, ma di un vero governo, più antico, organizzato più fortemente di qualunque monarchia dell'Europa, questo Stato cadrebbe nell'insensatezza, se applicando a questa società potente le leggi fatte per gli individui, volesse contentarsi di reprimere, invece di sorvegliare e di prevenire" (3 ediz., con introduzione e note di E. Brusa, Firenze 1875, p. 251).
Dell'episodio ci dà anche una versione A. Lattes, rintracciando l'origine di questo allontanamento nelle opinioni del C. sul diritto di resistenza e riguardo alla dottrina delle nazionalità. Cambiato però l'indirizzo politico delle autorità del Regno di Sardegna, il conseguente processo di liberalizzazione riguardò anche l'università di Genova.
Con un decreto del 10 ott. 1848 furono istituite presso la facoltà di giurisprudenza le cattedre di economia politica, di diritto amministrativo e di diritto costituzionale pubblico ed internazionale: il C. fu chiamato a ricoprire quest'ultimo insegnamento. Poco dopo la sua reintegrazione fece seguito all'università di Genova un ulteriore atto liberalizzatore costituito da un rescritto del 13 nov. 1848, con il quale si istituiva un Consiglio universitario, composto quasi esclusivamente dagli stessi docenti dell'università.
Ma anche dopo questi avvenimenti continuarono gli attacchi al C., questa volta soprattutto per le sue opinioni sul diritto di resistenza da parte dei gruppi cattolici reazionari. Questi attacchi si svolsero attraverso due organi di stampa che erano portavoci delle loro opinioni: Il Cattolico e Lo smascheratore. Fu difeso in queste occasioni dal ministro della Pubblica Istruzione d'allora, C. Mameli.
Il C. morì a Genova, per un attacco di apoplessia spino-cerebrale, il 26 sett. 1853.
Opere: Inscrizioni nel funerale del Cavaliere Luca Andrea Solari..., Genova 1820; Corso di diritto costituzionale ed internazionale, a cura di C. Cabella, I-IV, Genova 1858; Del diritto internazionale, a cura di C. Cabella e G. B. Cironi, 3 ediz. con introduz. e note di E. Brusa, I-II, Firenze 1876; Del diritto costituzionale, a cura di C. Cabella e G. B. Cironi, 3 ediz. con introduz. e note di E. Brusa, I-II, Firenze 1875.
Fonti e Bibl.: C. Cabella, Introduzione, in L. Casanova, Del Diritto internazionale, Genova 1858; L. Isnardi-E. Celesia, Storia dell'Univ. di Genova, Genova 1867, pp. 322, 325; N. Giuliani, Albo letterario della Liguria, Genova 1886, p. 145; A. Lattes, L'Univ. e le sue vicende fino al 1860, in L'Univ. di Genova, Genova 1923, p. 33; F. Ridella, La vita ed i tempi di Cesare Cabella, Genova 1923, p. 228; E. Besta, Le fonti, in Storia del diritto italiano, a cura di P. Del Giudice, I, 2, Milano 1923, pp. 348, 352; Nuovo Digesto italiano, s.v.