LUDOVICO di Savoia, principe di Acaia, signore del Piemonte
Nacque il 7 ottobre 1366 da Giacomo e dalla sua terza moglie Margherita di Beaujeu. Il 7 maggio 1402, morto il fratello principe Amedeo senza discendenza maschile, gli succedeva nel governo del Piemonte. Volse le sue cure ad acquetar le discordie col marchese Teodoro II del Monferrato, convenendo di prolungare la tregua, allora vigente, per altri dieci anni, con un accordo suggellato dalle nozze della nipote Margherita, detta poi la Beata, col marchese stesso. La tregua durò poco, ma la pace, a mediazione del conte di Savoia, fu poi definitivamente conchiusa l'8 aprile 1411. Non cessò per questo ogni guerra in Piemonte: vecchi dissidî col marchese di Saluzzo, sempre rifiutantesi, sostenuto dalla Francia, a prestare omaggio a Savoia per i feudi suoi che ne dipendevano, riarsero al tempo del principe L. (il quale, alleato del conte Amedeo VIII, partecipò personalmente alla guerra), e cessarono solo il 22 giugno 1413. Con questa pace il marchese Tomaso III, oltre che al conte di Savoia per il resto del marchesato, s'impegnava a prestare omaggio anche a Ludovico per Carmagnola e Revello. Partecipò egli ancora ad altre imprese di guerra, come p. es. contro i marchesi di Ceva che cercavano di sottrarsi all'obbligo dell'omaggio; ma l'opera sua fu anche notevole in pace. Prima dell'assunzione al potere era stato valido aiuto al fratello in importanti missioni diplomatiche; fondò nel 1404 l'università di Torino. Morì senza figli legittimi (degno di nota il figlio naturale Ludovico, stipite dei signori di Racconigi e maresciallo di Savoia) il 6 dicembre 1418. Dopo la sua morte il conte Amedeo VIII riunì il Piemonte agli altri dominî sabaudi.
Bibl.: P. Datta, Storia dei principi di Savoia del ramo di Acaia signori del Piemonte dal MCCXCIV al MCCCCXVIII, Torino 1832; L. Cibrario, L'ultimo principe d'Acaia e l'università di Torino, in Operette e frammenti storici, Firenze 1856, p. 188 segg.; F. Gabotto, L'età del Conte Verde in Piemonte secondo nuovi documenti (1350-1383), in Miscellanea di storia italiana, XXXIII, Torino 1895; id., Gli ultimi principi di Acaia e la politica subalpina dal 1383 al 1407, Pinerolo 1897.