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Boltzmann, Ludwig

di Carlo Cercignani - Enciclopedia dei ragazzi (2005)
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Boltzmann, Ludwig

Carlo Cercignani

Lo scienziato che ha spiegato perché il futuro è diverso dal passato

Lo studio dei sistemi formati da moltissimi atomi o molecole, come i gas, ha suggerito al fisico austriaco Ludwig Boltzmann nella seconda metà del 19° secolo una definizione di entropia come quantità fisica capace di misurare il 'disordine' della natura. Nei processi spontanei l'entropia aumenta sempre e quindi misurandola è possibile capire come gli eventi si susseguono.

La freccia del tempo

Quando si proietta un film al rovescio le persone camminano all'indietro e gli oggetti caduti a terra magicamente ritornano integri. Ma nella vita di tutti i giorni il tempo ha una direzione privilegiata e non si può certo 'percorrere' a ritroso. Gli eventi si susseguono secondo un ordine ben preciso e i pezzi di una tazzina rotta si possono ricomporre solo con la colla. Eppure le leggi fondamentali della fisica classica non cambiano invertendo la freccia del tempo e in questo senso non vengono violate da una tazzina rotta che torna intatta.

Il primo a spiegare il paradosso del tempo che 'va all'indietro' fu Boltzmann, fisico austriaco vissuto nella seconda metà del 19° secolo. La sua fama dipende dall'aver individuato in una grandezza fisica, l'entropia, la misura del 'disordine' degli atomi. La tazzina integra è molto più 'ordinata' (minore entropia) di quella rotta (maggiore entropia), i cui pezzi sono sparsi disordinatamente sul pavimento: così accade per tutti i sistemi formati da moltissime particelle. Tramite un'equazione, il fisico austriaco descrisse come si poteva trasformare un sistema formato da miliardi di atomi (per esempio un gas) e quali situazioni erano più probabili.

Dalle sue considerazioni emerse che a livello microscopico, esaminando cioè il comportamento degli atomi, la tazzina si può ricomporre, ma se si considera il sistema nel suo insieme, cioè a livello macroscopico, la probabilità che questo avvenga è vicinissima a zero (… ma non proprio uguale a zero!). Per questo si dice che i fenomeni naturali sono irreversibili, cioè 'non tornano indietro spontaneamente'.

La vita e gli studi

Ludwig Boltzmann nacque nel 1844 a Vienna, dove studiò con Joseph Stefan, un importante scienziato del tempo, di cui divenne in seguito assistente. Boltzmann si occupò di fisica nel corso di tutta la sua vita: dimostrò la legge di Stefan per l'irraggiamento prodotto da una sorgente calda derivandolo dai principi della termodinamica e nel 1881 ricavò quella che poi sarebbe stata chiamata la funzione di distribuzione di Maxwell-Boltzmann, in base alla quale l'energia media che possiedono le molecole di un gas è indipendente dalla direzione in cui si muovono.

Come già detto, il suo nome è soprattutto legato alla definizione dell'entropia che gli ha permesso di stabilire che la natura non va a rovescio in modo spontaneo. Durante gli studi viaggiò spostandosi a Graz, Heidelberg , Berlino e Lipsia, per poi concludere la sua carriera universitaria nuovamente a Vienna. Fu uno dei grandi nomi della fisica del tempo e lavorò a stretto contatto con i principali protagonisti, anche se molti suoi contemporanei non riconobbero la validità delle sue teorie. L'amarezza per i mancati riconoscimenti e i lutti familiari segnarono la sua vita, che si concluse tragicamente con un suicidio nel 1906 a Duino, presso Trieste.

La probabilità fa il suo ingresso nella fisica

Le teorie sviluppate da Boltzmann collegano le proprietà macroscopiche dei sistemi con il comportamento delle loro componenti microscopiche, i miliardi di miliardi di atomi e molecole che li formano. Alla fine del Settecento Daniel Bernoulli avanzò l'ipotesi che i gas fossero formati da molecole che corrono qua e là, urtandosi come biglie. Per descriverli non bastano le equazioni della meccanica, ma servono anche concetti di probabilità e statistica per determinare qual è la frequenza con cui è possibile incontrare in un certo volume di sostanza un atomo o una molecola. La branca della fisica che si occupa di queste teorie è la meccanica statistica e Boltzmann ne è considerato un fondatore insieme all'americano J. Willard Gibbs.

Vedi anche
meccànica statìstica meccànica statìstica Disciplina che si propone di collegare lo stato macroscopico di un sistema con i valori delle grandezze meccaniche dei singoli elementi (atomi e molecole) che lo compongono. Nata nel 19° sec. a opera di J.C. Maxwell, J.W. Gibbs e L. Boltzmann, la meccanica statistica meccanica statistica ... entropia Grandezza che interviene nello studio fisico-chimico delle trasformazioni di un sistema materiale e che dipende unicamente dallo stato del sistema. In termini matematici, si può dire che l’entropia è funzione delle sole variabili prescelte a caratterizzare tale stato, la forma della dipendenza essendo ... termodinamica Parte della fisica che studia i processi macroscopici implicanti scambi e conversioni di calore; lo studio termodinamico, puramente fenomenologico, descrive i sistemi fisici con un numero limitato di parametri, misurabili macroscopicamente e tra i quali sussistono relazioni determinabili sperimentalmente. ... gas Termine attribuito nel 1620 dal chimico J.B. van Helmont alle sostanze che si trovano allo stato aeriforme e quindi prive di volume proprio. Lo stato gassoso, come ogni altro stato di aggregazione, dipende dalle condizioni di temperatura e pressione, e non è caratteristico di determinate sostanze: dicendo ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Fisica
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  • MECCANICA STATISTICA
  • DANIEL BERNOULLI
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  • TERMODINAMICA
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    Fisico austriaco (Vienna 1844 - Duino 1906), professore a Graz (1869), a Monaco (1891), a Vienna (1895); socio straniero dei Lincei (1896). B. dette fondamentali contributi, con gran parte dei suoi lavori, alla teoria cinetica dei gas; a lui è dovuto (1872) il famoso teorema H, secondo il quale l'unica ...
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    Enciclopedia Italiana (1930)
    Insigne fisico teorico tedesco, nato il 20 febbraio 1844 a Vienna, morto il 6 settembre 1906 a Duino. Studiò a Vienna, e nel 1867 divenne assistente dello Stefan. Nel 1869 fu nominato professore di fisica teorica nell'università di Graz; nel 1873 passò a Vienna, professore di matematica, ma dopo tre ...
Vocabolario
ludwigite
ludwigite ‹ludvi-› s. f. [dal nome del chimico austr. E. Ludwig (1842-1915)]. – Minerale rombico, borato di ferro e magnesio, rinvenuto anche in Italia a Brosso (Ivrea) e nella regione vulcanica dei Colli Albani.
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