WINTER, Ludwig Georg
Uomo di stato del Baden, nato a Prechthal il 18 gennaio 1778, morto a Karlsruhe il 27 marzo 1839. Di origini modeste, entrò nel 1800 nell'amministrazione del Baden collaborando alla redazione della carta costituzionale. Deputato dal 1819, si oppose alla reintegrazione dei privilegi della nobiltà, diventando popolare nel paese e fuori. Di tendenze liberali, ma realistico e misurato, seppe tener testa alla reazione e all'estremismo. Vicepresidente della Camera, difese la pubblicità dei processi e patrocinò la libertà economica; ma si dimise quando l'opposizione liberale rifiutò di approvare il bilancio per ragioni di principio.
Salito al trono Leopoldo I, i cui diritti alla successione, contestati dalla Baviera, aveva difeso in uno scritto (Ueber die Ansprüche der Krone Baiern an Landesteile des Grossherzogtums Baden, 1827), fu messo alla testa del ministero degli Interni, ottenendo la reintegrazione. Eseguì le decisioni reazionarie del Bundestag del 1832, ritenendo varia e dannosa ogni resistenza alla volontà dell'Austria e della Prussia, ma agì con moderazione: le misure più gravi furono la chiusura dell'università di Friburgo, la limitazione dell'autonomia universitaria e il collocamento a riposo dei professori K.W. Rotteck e K. Th. Welcker, capo del partito liberale. Nel 1833 ebbe il titolo di ministro di stato.
Nella storia politica della Germania ha importanza in quanto, pur piegandosi alle ingiunzioni di Metternich, è riuscito a conservare al Baden il regime costituzionale e il carattere di focolaio delle idee liberali e nazionali nella Germania del sud-ovest. Non minore è la sua importanza nella storia economica della Germania: col suo collaboratore K. Fr. Nebenius introdusse varie riforme in senso liberistico, fece aderire il Baden allo Zollverein e favorì la costruzione di strade ferrate, sicché fu chiamato il "ministro delle ferrovie".
Bibl.: F. Schnabel, Deutsche Geschichte im neuzehnten Jahrhundert, III, Friburgo in B. 1934.