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HILBERSEIMER, Ludwig Karl

di Maurizio Gargano - Enciclopedia Italiana - V Appendice (1992)
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HILBERSEIMER, Ludwig Karl

Maurizio Gargano

Urbanista e architetto di origine tedesca, nato a Karlsruhe il 14 settembre 1885, morto a Chicago il 6 maggio 1967. Formatosi presso la Technische Hochschule di Karlsruhe (1906-11), H. si stabilì a Berlino (1918-38). Dal 1929 al 1932 è stato direttore, nonché uno dei fondatori, del Dipartimento per la pianificazione della città presso il Bauhaus di Dessau. Membro del CIAM (Congrès International d'Architecture Moderne) dal 1928, è stato direttore del Deutscher Werkbund nel 1931.

Emigrato nel 1938 negli Stati Uniti, visse a Chicago fino all'anno della morte. Divenne professore e direttore del locale Dipartimento per la pianificazione regionale e cittadina (1938-57) e professore emerito presso l'Illinois Institute of Technology, poi noto come Armour Institute, nella stessa città (1957-67). Corrispondente per il Chicago Tribune nel 1925, fu anche membro dell'Advisory Board presso la Burnham Library dell'Art Institute di Chicago (1938-60), per cui organizzò la Town Planning Exibition del 1944 presso lo stesso Art Institute.

Influenzato dalle teorie di W. Morris, P. Kropotkin, H. Tessenow, T. Garnier, H. Muthesius e, tra i suoi contemporanei, dall'architettura industriale di H. Poelzig e dalle idee di Mies van der Rohe (cui fu legato da lunga amicizia e da rapporti di lavoro, specie dopo l'abbandono della Germania nazista), H. fu particolarmente sensibile all'espressività degli elementi strutturali e tecnologici degli edifici, tanto da poter essere considerato a ragione come uno dei ''padri'' del cosiddetto International style.

Tra i suoi molti contributi vanno ricordati per il periodo berlinese gli studi di pianificazione urbana (1919-24) con l'applicazione-sperimentazione di standards minimi abitativi; i progetti-studio per abitazioni (1924-27); il Rheinlandhaus (1926), un centro commerciale comprendente anche uffici e un teatro, ora demolito; un progetto per la stazione centrale e la casa unifamiliare nella Weissenhofsiedlung a Stoccarda (1927); l'edificio per appartamenti in Dörpfeldstrasse (1925-27); la casa Blumenthal al n. 66 di Wilskistrasse, ancora a Berlino, e il progetto di un piano di sviluppo urbano per Dessau (1932). Per il periodo successivo all'emigrazione negli Stati Uniti vanno citati: le varie proposte di piani per la rivalorizzazione di Chicago (Evergreen i, 1938-45, ed Evergreen ii, 1948-50); i progetti per il ridotto piano cittadino del Wisconsin (1939); il progetto per un piano di sviluppo dell'Illinois Institute of technology di Chicago (1944); la proposta di piano per la città di Maui nelle Hawaii (1947); lo studio per il piano della città di Seattle (1957); lo sviluppo per il Parco Lafayette a Detroit (i stadio, 1959) e il progetto di revisione del piano di sviluppo cittadino per Chicago (1961-63). Una quantità di proposte che, seppure raramente o solo parzialmente attuate, hanno comunque fornito spunti e modelli di sviluppo per i piani urbani delle città analizzate da H. e per quegli urbanisti, architetti o city planners ancora sensibili al fascino delle sue teorie.

All'attività di urbanista e progettista H. associò anche quella di teorico. Tra le sue molte pubblicazioni, di rilievo: Grossstadtbauten (1925); Grossstadtarchitektur (1927); Internationale Neue Baukunst (1928); The New City: Principles of planning (1944); The nature of cities (1955); Mies van der Rohe (1956); Berliner Architektur der 20. Jahre (1967).

Bibl.: Profile: Ludwig Hilberseimer, in Aufbau, marzo 1959; Siedlung Lafayette Park, Detroit, in Bauen und Wohnen, novembre 1960; R.F. Malcolmson, Elementos de la nueva ciudad: la obra de Ludwig Hilberseimer, in Hogar y arquitectura, maggiogiugno 1968; R. Rave, H.-J. Knöfel, Bauen seit 1900 in Berlin, Berlino 1968; B. Rasch, The development of the Weissenhof Estate in Stuttgart, in Deutsche Bauzeitung, novembre 1977; D. Spaeth, Ludwig Karl Hilberseimer: An annotated bibliography and chronology, New York-Londra 1981; V. Magnago Lampugnani, Visionary architecture of the 20th century, Stoccarda-Londra 1982; R. Pommer, D. Spaeth, K. Harrington, Ludwig Hilberseimer. Architect, educator, and urban planner, New York 1988.

Vedi anche
Giorgio Grassi Architetto italiano (n. Milano 1935). Si è formato al Politecnico di Milano, dove poi è diventato professore (1977). Tra i responsabili della redazione di Casabella-Continuità (1961-64), accademico di San Luca (dal 2000), ha ottenuto il premio de Arquitectura de la Comunidad Valenciana (1985) e la Heinrich ... Ludwig Mies van der Rohe Mies van der Rohe ‹mìis fan dër róoë›, Ludwig. - Architetto tedesco (Aquisgrana 1886 - Chicago 1969). Presidente del Novembergruppe (1923), vicepresidente del Deutscher Werkbund (1926-31) e direttore artistico del programma per l'allestimento del quartiere Weissenhof di Stoccarda (1927), nel 1930 divenne ... architettura L’arte di dare forma e realizzare spazi fruibili per le necessità dell’uomo. Da un ambito professionale tradizionalmente circoscritto alla sola arte del costruire, il concetto di architettura ha progressivamente definito e ampliato la sua specifica accezione all’arte dell’ideare e progettare arrivando ... Germania Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con i Paesi Bassi; è bagnata a N dal Mar Baltico e dal Mare del Nord. ● Il nome Germania (ossia «paese ...
Categorie
  • ARCHITETTURA E URBANISTICA in Arti visive
Tag
  • INTERNATIONAL STYLE
  • DEUTSCHER WERKBUND
  • CHICAGO TRIBUNE
  • STATI UNITI
  • KARLSRUHE
Vocabolario
ludwigite
ludwigite ‹ludvi-› s. f. [dal nome del chimico austr. E. Ludwig (1842-1915)]. – Minerale rombico, borato di ferro e magnesio, rinvenuto anche in Italia a Brosso (Ivrea) e nella regione vulcanica dei Colli Albani.
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