Economista (Eisenberg, Turingia, 1869 - Oberdorf 1926), prof. nelle univ. di Francoforte sul Meno (1901-18) e di Lipsia (1918-26), direttore della Zeitschrift für Sozialwissenschaft (1910-21). Seguace dell'indirizzo deduttivo, si oppose alla scuola storica e al cosiddetto socialismo della cattedra. Il suo più notevole contributo teorico consiste nell'interpretazione dei cicli economici come conseguenza della ricorrente sproporzione tra l'aumento uniforme della popolazione e quello ineguale dei capitali. Opere principali: Die Entwicklung des deutschen Wirtschaftslebens im 19. Jahrhundert (1904); Die gegenwartige Krisis in der deutschen Volkswirtschaftslehre (1911); Kapitalismus und Sozialismus (1919).