SPOHR, Ludwig
Violinista e compositore, nato a Brunswick il 5 aprile 1784, morto a Kassel il 22 ottobre 1859. Iniziato agli studî musicali dal padre, medico e buon suonatore di flauto, e dalla madre, cantante e pianista, fu allievo del Maucourt e nel 1799 entrò a far parte della cappella musicale del duca di Brunswick, per la cui protezione poté proseguire agevolmente nella sua attività musicale. Nel 1802 allievo di Franz Eck, intraprese nel 1804 il suo primo fortunato giro artistico conchiusosi a Gotha con l'offerta della carica di Concertmeister al posto di F. A. Ernst, morto da poco (1805). Riprese i suoi viaggi artistici nel 1807 e 1809 insieme con l'arpista Dorette Scheidler che aveva sposata nel 1806. A Vienna il conte Pálffy gli offrì nel 1812 il posto di direttore d'orchestra del teatro "An der Wien" che tenne fino al 1816. L'anno dopo fu in Italia e a Milano suonò in concerto insieme con Paganini. Di là passò a Francoforte come direttore d'orchestra di quel teatro municipale, continuando i suoi giri di concerti a Parigi e, con successo più decisivo, a Londra dove suonò con la moglie anche a corte. Nel 1821 si stabilì a Dresda, ma l'anno dopo passò a Kassel come maestro di cappella di quella corte, e fu l'ultima tappa della sua vita movimentata. Nella ricorrenza del venticinquesimo anniversario della nomina, fu eletto direttore generale della musica.
Nel 1836, essendogli morta la moglie due anni prima, era passato a seconde nozze con Marianna Pfeiffer, eccellente pianista. Gli ultimi anni della sua vita furono turbati da contrasti, sembra di origine politica, con il suo signore, il quale gli diminuì anche, nel 1857, la pensione garantitagli fino alla morte. Inoltre, avendo avuto il braccio sinistro ferito per una caduta, negli ultimi tempi aveva dovuto rinunciare al violino. Lo S. ebbe moltissimi allievi fra cui F. David, A. Böhme, J. Bott, A. Pott, M. Hauptmann, ecc.
Temperamento romantico, lo S. fu un compositore fecondo: più di 150 numeri d'opera conta la sua produzione, fra cui dieci opere teatrali: Der Zweikampf mit der Geliebten (Amburgo 1811), Faust (Praga 1816), Zemire und Azor (Francoforte 1819), Jessonda (Kassel 1823), Der Berggeist (ivi 1825), Pietro von Abano (ivi 1828), Der Alchimist (ivi 1830), Die Kreuzfahrer (ivi 1845), Die Prüfung (1806, non rappresentata), Alruna (1808, si conserva la sola Ouverture); alcuni oratorî: Das Jüngste Gericht (Erfurt 1812), Die letzten Dinge (Kassel 1826), Des Heilands letzte Stunden (ivi 1855), Der Fall Babylons (Norwich 1842); una cantata: Das befreite Deutschland; nove sinfonie, delle quali la VII (in do maggiore, op. 121) per due orchestre; quattro Ouvertures; una Messa a 5 voci, alcune musiche corali e alcuni Lieder.
I Concerti per violino sono ancora oggi in favore presso i concertisti: ne scrisse quindici, dei quali i più noti ed eseguiti sono l'VIII in la magg., op. 47, il VII in mi min., op. 38 e il IX in re min., op. 55. Il suo allievo F. David ne ha curato una seconda edizione. Ad essi sono da aggiungere: tre Concertini, due Concertanti per 2 violini e orchestra e per arpa, violino e orch., il quadruplo Concerto per quartetto d'archi e orchestra (op. 131), quattro Pot-pourris per violino e orchestra.
Nel campo della musica da camera, lo S. non fu meno fecondo. Si notano: 34 Quartetti; 4 doppî Quartetti, 1 Sestetto, 6 Quintetti per archi; 5 Trii per pianoforte e archi; 3 Quintetti e 1 Settimino per pianoforte e strumenti diversi; 1 Ottetto per violino, 2 viole, violoncello, clarino, 2 corni e contrabbasso; 1 Nonetto per violino, viola, violoncello, oboe; clarino, corno, fagotto e contrabbasso; Sonate e Rondò per violino e arpa, tre sonate per violino e pianoforte, ecc.
Bibl.: L. Spohr, Selbstibiographie, voll. 2, Kassel 1860-61; A. Malibran, L. S., Sein Leben und Wirken, Francoforte 1860; H. Giehne, Zur Erinnerungen Ludwig Spohr, Karlsurhe 1860; L. Nohl, Spohr, Lipsia 1882; C. Robert, Spohr, Berlino 1883; R. Wassermann, L. Spohr als Opernkomponist, Rostock 1910; Ph. Spitta, Jessonde, in Zur Musik, p. 237; E. Rychnowsky, Spohr, in Sammelb. d. intern. Musikgesellschaft, V.