Scrittore tedesco (Oberammergau 1867 - Rottach, Baviera, 1921); esercitò l'avvocatura a Dachau, quindi si trasferì a Monaco di Baviera, dove (1899) assunse la direzione della nuova rivista satirica Simplicissimus. Legato profondamente al mondo contadino, fu quasi il portavoce dell'autentica anima bavarese, con un successo diffuso ben oltre l'attualità cui i suoi scritti si legano. Dopo i bozzetti rusticani raccolti in Agricola (1897), passò a una satira più aggressiva nelle novelle Assessor Karlchen (1901), Kleinstadtgeschichten (1908), Nachbarsleute (1913), nelle commedie e farse Die Medaille (1901), Die Lokalbahn (1902), Moral (1909, suo capolavoro), Erster Klasse (1910) e Brautschau (1916), mentre nei romanzi Andreas Vöst (1906) e Der Wittiber (1911) puntò più che altro su attente caratterizzazioni. Particolarmente felici e celebrate le brevi satire in versi pubblicate sul Simplicissimus sotto lo pseudonimo di Peter Schlemihl e di volta in volta raccolte (Grobheiten, 1901; Neue Grobheiten, 1903; Peter Schlemihl, 1906; Kirchweih, 1921). Sempre in chiave satirica sono i felici ricordi giovanili Lausbubengeschichten (1905).