Filologo (Berlino 1861 - Monaco di Baviera 1907). T. può essere considerato il fondatore del moderno metodo della filologia latina del Medioevo. Nella sua intensa attività di editore affrontò i testi di molti autori classici e postclassici, da Livio a Cassiodoro, fino all'età carolingia, mostrando una raffinata competenza e una profonda attenzione allo studio dei codici medievali, a quanto di essi pensarono gli umanisti tedeschi, alla loro paleografia.
Figlio del clinico omonimo e fratello di Moritz, fu libero docente di filologia classica a Monaco (dal 1888), poi in quella stessa università professore di filologia latina medievale (dal 1902); socio straniero dei Lincei (1902).
T. fu autore precocissimo (all'adolescenza risalgono lavori su testi latini classici e tardi e sul teatro medievale); il suo primo grande lavoro fu l'edizione dei Poetae latini aevi carolini (1886-96) nei Monumenta Germaniae historica; seguirono altre edizioni e ricerche di notevole importanza (Cassiodoro, Ammiano Marcellino), nelle quali affinò il suo metodo e la sua perizia di paleografo e conoscitore degli scriptoria medievali. Fondamentali i lavori su Livio (specie Paläographische Forschungen IV: Bamberger Fragmente der vierten Decade des Livius, 1904) e sulla regola benedettina (Textgeschichte der Regula S. Benedicti, 1898). Importanti i saggi di storia della letteratura medievale (O Roma Nobilis, 1891) e il rifacimento del primo volume del manuale di W. Wattenbach sulle fonti storiche del Medioevo tedesco (Deutschlands Geschichtsquellen im Mittelalter, 1904). Negli ultimi anni si dedicò soprattutto alla paleografia (Perreona Scotorum, 1906, sulle relazioni tra scrittura insulare e continentale; studi sulle note tironiane in Svetonio e Isidoro: Anonymus Cortesianus; ricerche sulle origini delle abbreviazioni per contrazione nei manoscritti greci e latini). Molti suoi scritti e corsi universitari furono raccolti nelle postume Vorlesungen und Abhandlungen (1909-20). T. ebbe strette relazioni con l'Italia: sua sorella Margherita (Berlino 1856 - Auzio 1912), sposata con G. Mengarini, raccolse nel suo salotto romano un circolo che ebbe una certa influenza nella cultura italiana: vi partecipavano Th. Mommsen, E. Löwy, il fisico P. Blaserna.