WINDTHORST, Ludwig
Uomo politico tedesco, nato il 17 gennaio 1812 a Kaldenhof presso Osnabrück, morto il 14 marzo 1891 a Berlino. Esercitò dapprima l'avvocatura a Osnabrück. Nel 1848 era consigliere del tribunale di appello di Celle e l'anno dopo deputato alla Camera del Hannover, della quale nel 1851 fu eletto presidente. Aperto ultramontano, difese gl'interessi della minoranza cattolica e, fedele alla casa reale di Hannover, avversò le tendenze unitarie dei patrioti. Ministro della Giustizia dal 1851 al 1853 e dal 1862 al 1865, condusse in porto una riforma giudiziaria, e collaborò all'adesione del Hannover allo Zollverein. Entrato nel 1867 al Norddeutscher Reichstag e alla Camera prussiana, votò contro i trattati con gli stati meridionali e contro la costituzione del Reich tedesco. Nel 1871 aderì al partito cattolico del Centro e ne divenne il capo. Fu il maggiore avversario parlamentare del Bismarck. Seppe riunire intorno al Centro tutti gli elementi ostili alla creazione prussiana e protestante del Bismarck. La sua figura è legata alla storia del Kulturkampf, durante il quale sostenne memorabili duelli oratorî in difesa dei gesuiti e del controllo ecclesiastico delle scuole, e contro le "leggi di maggio". Fu lui a lanciare la parola d'ordine della "resistenza passiva". Egli intendeva giungere alla vittoria completa, ma la Curia preferì accontentarsi d'un compromesso. Prima ancora della liquidazione del Kulturkampf, aderì alla nuova politica economica di Bismarck e appoggiò la politica sociale portando il Centro a prendere nella maggioranza il posto abbandonato dai liberali. Dal 1887 al 1890 era nuovamente all'opposizione. Il 12 marzo 1890, Bismarck volle incontrarsi col vecchio avversario, che gli espresse il desiderio di vederlo rimanere al suo posto. La notizia del colloquio, pervenuta a Guglielmo II, provocò il licenziamento del cancelliere. Gli amici di Bismarck accusarono il W. di aver teso una trappola.
Bibl.: Ausgewählte Reden 1851-91, voll. 3, Osnabrück 1901-02; E. Hüsgen, L. W., Colonia 1911.