Moneta d’oro francese coniata nel 1640 per ordine di Luigi XIII re di Francia; del valore di 10 lire, con il busto del sovrano al dritto e una croce formata da 8 L addossate e coronate al rovescio. La coniazione continuò sotto Luigi XIV, Luigi XV e Luigi XVI: i pezzi delle diverse emissioni ebbero particolari qualifiche da vari tipi del rovescio. Dal 1814 il nome fu dato ai pezzi d’oro da 20 franchi del sistema decimale. Furono emessi il doppio l. e la frazione del mezzo. In sostituzione del franco d’argento, dal 1641 fu coniato lo scudo bianco o l. d’argento del valore di 60 soldi con la frazione del mezzo, del quarto e del dodicesimo (luigino). Quest’ultimo ebbe larga diffusione nel Levante, dove fu preferito a qualsiasi altra moneta. Incontrò specialmente favore, per la bellezza del conio, il luigino della zecca di Trévoux di Anna Maria Luisa di Borbone principessa di Dombes. Le numerose contraffazioni, con quantità minori di fino, procuravano larghi guadagni.