ACCATTATIS, Luigi
Nato a Cosenza il 12 nov. 1838 da Vincenzo e da Teresa dei baroni Amantea, studiò a Scigliano, poi a Cosenza, ma, avendo manifestato idee liberali, gli fu impedito nel 1857 di recarsi a completare gli studi a Napoli. Nel 1860 fece parte del comitato insurrezionale di Bianchi, distinguendosi nello scontro di Soveria Mannelli, che agevolò l'avanzata dei garibaldini. Fu, dal 1879, insegnante e direttore del ginnasio di Scigliano e, dal 1884, a Cosenza in un collegio privato da lui stesso fondato. Socio dell'Accademia Cosentina fin dal 1858, ne fu presidente nel 1886, nel quale anno assunse anche la direzione del più antico periodico della regione Il Calabrese. Diede pure la sua collaborazione storica e letteraria a quasi tutti i periodici regionali del tempo: il Gravina, L'Era nuova, Il Grati, Il Contadino Calabrese, La Sinistra, La Cronaca di Calabria,ecc.
Morì l'8 giugno 1916 a Censo, frazione di Bianchi.
Considerato come uno dei maggiori rappresentanti della storiografia calabrese, sebbene la sua opera sia più di compilatore che di storico, scrisse, tra l'altro: Le biografie degli uomini illustri delle Calabrie, voll. 4, pubblicate a Cosenza rispettivamente nel 1869 (I), 1870 (II), 1877 (III e IV); La stampa in Calabria nei secoli XV, XVI e XVII, Castrovillari 1877; Lu Ricattu de Sciglianu lu 1636, Scigliano 1883; L'Accademia Cosentina nei tre secoli e mezzo della sua esistenza, Cosenza 1891; La poesia dialettale apriglianense, in Riv. stor. calabrese,II (1893), fasc. 8-10, pp. 89, 102, 172-198; Vocabolario de dialetto calabrese, I (casalino-apriglianese), Castrovillari 1895; II (italiano-calabrese), ibid. 1897; Componimenti poetici, Cosenza 1908; Campanella poeta, Cosenza 1909; Appendice agli Scrittori calabresi di L. Aliquò-Lenzi (Messina 1913), introdotta nel testo della 2 ediz. (a cura di F. Aliquò-Taverriti), Reggio Calabria 1955.
Bibl.: G. Rocca, In memoria di L. A., Laureana di Borrello 1923; V. G. Galati, Gli scrittori delle Calabrie, I, Firenze 1928, pp. 33-35; G. Pizzuti, Un dramma inedito di L. A., in Cronaca di Calabria; LI, 3 (1953).