ALIPRANDI, Luigi
Nato a Mantova nel 1817 da padre artigiano, entrò giovanissimo nella carriera teatrale, cominciando da dilettante. Nel 1835 quando sosteneva i ruoli di amoroso nella compagnia di G. Cammarano al teatro San Severino a Napoli, venne notato da S. M. Luzi, che lo scritturò come amoroso toscano per la compagnia del San Carlino; vi rimase un paio d'anni e poi, nel 1837, andò a recitare per un anno al teatro Dauno di Foggia. Dopo questa esperienza, entrò come primo amoroso al teatro dei Fiorentini a Napoli. Il suo esordio avvenne nella commedia di C. Federici intitolata Una lezione di esperienza alla gioventù, in cui aveva al suo fianco C. Tessari. Egli rimase in questa compagnia fino al 1851, dedicandosi anche alla traduzione di testi drammatici dal francese; intanto, nel giugno 1849, si era sposato con Giuseppina Zuanetti, che era allora, da circa un anno, prima attrice della compagnia, e con lei entrò a far parte della Compagnia lombarda diretta da F. A. Bon. La moglie ne fu la prima attrice ed egli stesso ne divenne in breve direttore, insieme con C. Zamarini. Passò poi, sempre con la moglie prima attrice, nella Compagnia triestina diretta da L. Bellotti Bon. Nel 1859 la moglie Giuseppina morì e l'A. si ritirò per alcuni anni dalle scene; non vi rientrò che nel 1870, nella compagnia Gattinelli, ed ebbe, al teatro Goldoni di Milano, un enorme successo con il Giovanni da Procida di G. B. Niccolini. Dopo un soggiorno di alcuni anni a Napoli, dove si dedicò all'insegnamento, si ritirò infine nel 1891 a Firenze e qui morì nel 1901.
L'A. era dotato di una voce piacevole e di una notevole forza espressiva, ma gli si rimproverava di indulgere, a volte, a una certa leziosaggine d'intonazione. Sua moglie, Giuseppina Zuanetti, era nata a Casalmaggiore dagli attori Antonio e Maddalena e aveva cominciato a recitare giovanissima. Tra il 1842 e il 1846 fu prima amorosa nella compagnia Mascherpa, in cui era prima attrice A. Ristori. A Parma, nella Rosmunda di Alfieri, la Zuanetti ottenne un ottimo successo, interpretando il personaggio alfieriano con mezzi espressivi che tendevano ad illuminare sentimenti delicati e ricchi di sfumature affettive. Nel 1848 passò alla compagnia nel teatro dei Fiorentini a Napoli, sposò l'A. e ne seguì le vicende. Ottenne un altro memorabile successo nella parte di Margherita, ne I racconti della Regina di Navarra di A. Scribe. Morì a Genova il 16 luglio 1859. Anche la loro figlia, Giovannina Zuanetti Aliprandi Alberti, fu attrice di una certa fama.
Bibl.: F. Regli, Diz. biografico..., Torino 1860, p. 577; A. Alberti, Quarant'anni di storia del teatro de' Fiorentini in Napoli, I, Napoli 1878, pp. 67-154; II, Napoli 1880, p. 4; L. Rasi, Comici italiani, I, Firenze 1897, pp. 23-26; G. Costetti, Il teatro italiano nel 1800, Rocca San Casciano 1901, pp. 206 s.; S. Di Giacomo, Storia del teatro San Carlino, Firenze 1924, p. 347; N. Leonelli, Attori tragici, attori comici, I, Milano 1940, pp. 29-30, II, ibid., p. 488; Encicl. dello spettacolo, I, coll. 325 s.; Encicl. Ital., I, 517.