BATTIFERRI, Luigi
Nato a Sassocorbara (Urbino), fu compositore attivo in pieno sec. XVII. Scarse notizie sulla sua vita ci dicono che fu maestro di cappella al duomo di Sant'Angelo in Vado dal 1642 al 1650 e che si trasferì poi a Ferrara, città dove svolse buona parte della sua attività. Il Catalogo delli Sig.ri Mastri di Capella dell'Ill.ma Accademia della Morte della Città di Ferrara (v. Pasini e Cavicchi) informa che egli fu maestro di cappella presso quel sodalizio una prima volta dal 1656 al 1658. Il 17 marzo 1658 fu prescelto come maestro della cappella del SS. Sacramento alla cattedrale di Urbino; occupò tale carica fino al 2 ott. 1660, quando, pur essendo stato riconfermato a pieni voti, vi rinunciò partendo da Urbino senza dare alcun avviso. Nel 1664 egli venne nominato una seconda volta maestro di cappella all'Accademia della Morte a Ferrara, ma nell'ottobre dell'anno seguente accettò la direzione della cappella musicale del duomo di Pesaro per lasciarla nel 1666 e recarsi di nuovo a Ferrara, probabilmente come maestro di cappella all'Accademia dello Spirito Santo, un'altra importante accademia musicale dell'epoca. Altre notizie si desumono dal lungo avvertimento che segue la dedicatoria (ai principi Gilberto Pio di Savoia e Giovanna di Movra) dei suoi Ricercari a Quattro, a Cinque, e a Sei, con 1, 2, 3, 4, 5 e 6 Soggetti sonabili... Opera terza, pubblicati a Bologna da G. Monti nel 1669. L'autore ricorda come da lunghi anni ormai fosse stato onorato in Ferrara di molti incarichi, essendo stato due volte maestro di cappella dell'Accademia della Morte ed essendo ora "per la terza volta... ricondotto in questa dello Spirito Santo".
Da queste sue parole e dal fatto che, menzionando il primo incarico all'Accademia della Morte nel 1656, il Catalogo sopra citato avverte che il B. "fu anche Mastro di Capella dello Spirito Santo di Ferrara" si possono supporre un incarico allo Spirito Santo precedente il 1656 e, oltre a questo, altri due a partire dal 1666 e dal 1669.
Sempre nello stesso preambolo il B. si dichiara organista e cembalista per diletto e chiama Frescobaldi suo maestro, il che può far pensare ad un suo soggiorno a Roma o a Firenze al seguito del grande organista, naturalmente prima dell'incarico a Sant'Angelo in Vado, morendo Frescobaldi a Roma nel 1643. Sembra infine che il B. avesse trascorso anche qualche tempo a Bologna, almeno di sicuro nell'agosto del 1669, poiché da questa città egli data la dedica dei suoi libri di Motetti a voce sola, editi dal Monti nello stesso anno. Il 21 nov. 1682 il B. era ancora vivente e dimorante a Sassocorbara, come risulta da una carta notarile, nella quale s'impegnava a far costruire nella cattedrale della sua città una cappella a sue spese. S'ignorano l'anno e il luogo della sua morte.
Pregevole compositore, dedicatosi completamente alla musica sacra, il B. si fece apprezzare in particolar modo con la raccolta dei Ricercari per organo, la cui importanza fu posta in rilievo dal Torchi, che ne elogia "la nitidezza dei temi", "la sostanza delle melodie tematiche più musicale e più solida che in quella dei contemporanei" e la "maggiore estensione" della composizione. Questi Ricercari, che vennero citati come modello anche da diversi trattatisti stranieri, sono a due, tre, quattro, cinque e sei soggetti "come altrettanto avviene per le fughe, che si svolgono con elegante e scorrevole movimento di parti" (Torchi), ma sono di esecuzione notevolmente difficile. Altre opere del B. sono: Messa et Salmi concertati a tre voci, cioè Alto, Tenor, e Basso, con Motetti, Laetanie, & Salue Regina à due, & tre voci... Opera seconda, Venezia, A. Vincenti, 1642 (dedicata dal B. al suo concittadino "Antonio Cantio"; dalla numerazione dell'opera si presume una raccolta precedente di composizioni analoghe, o anche del tutto diversa, rimasta, però, finora sconosciuta); Il Primo Libro de Motetti a voce sola... Opera quarta, Bologna, G. Monti, 1669 (dedicato al marchese Ippolito Bentivoglio; il B. si qualifica nel frontespizio "Mastro di Capella dell'Insigne Accademia dello Spirito Santo di Ferrara"); Il Secondo Libro de'Motetti a voce sola... Opera quinta, Bologna, G. Monti, 1669 (che il B. dedica al conte Belisario Estense Tassoni) e Il Terzo Libro de Motetti a voce sola... Opera sesta [Bologna, G. Monti, 1669?], dedicato a Orazio Boni, nobile urbinate. Un esemplare completo di questo volume è alla Bibliothèque du Conservatoire di Parigi, mentre una stampa mutila si trova alla Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna sotto il titolo di Mottetti a voce sola, libro terzo desunto dalle segnature in fondo del quaderno. Altre composizioni sacre sono conservate manoscritte nelle principali biblioteche europee.
Bibl.: L. Torchi, La musica istrumentale in Italia nei secoli XVI, XVII e XVIII, in Riv. mus. ital., V, 3 (1898), pp. 482 s.; F. Pasini, Notes sur la vie de G. B. Bassani, in Sammelbände der Internationalen Musik-Gesellschaft, VIII, 4(1906), pp. 586, 600; G. Radiciotti, Aggiunte e correzioni ai Dizion. biogr. dei musicisti, ibid., 50 (1913-1914), pp. 574-576; B. Ligi, La Cappella musicale del duomo d'Urbino, in Note d'arch. per la storia musicale, II, 1-4 (1925), pp. 111 s., 339; A. Cavicchi, Contrib. alla bibliografia di A. Corelli..., in Ferrara, Rivista del Comune, II, 2 (1961), p. 4 dell'estratto; G. Gaspari, Catal. della Bibl. del Liceo musicale di Bologna, II, Bologna 1892, pp. 36 s., 378; G. Sartori, Bibl. della musica strumentale italiana..., Firenze 1952, pp. 456 s.; F. J. Fétis, Biographie univers. des Musiciens, I, Paris 1960, p. 272; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, I, p. 377; Encicl. Ricordi della musica e dei musicisti, I, Milano 1963, p. 206.