Beccali, Luigi
Italia • Milano, 19 novembre 1907-Rapallo (Genova), 30 agosto 1990 • Specialità: Mezzofondo
È stato il più grande mezzofondista italiano, campione olimpico dei 1500 m nel 1932 ai Giochi di Los Angeles e anche primatista del mondo: il 9 settembre 1933, in occasione dei Campionati Mondiali universitari, disputati a Torino nel nuovo stadio Mussolini, non soltanto vinse battendo il neozelandese Jack Lovelock ma eguagliò il record del mondo del francese Jules Ladoumègue in 3′49,2″; una settimana più tardi nell'incontro Italia-Inghilterra all'Arena di Milano migliorò il primato mondiale portandolo a 3′49,0″. Lo stesso giorno, a Parigi, anche Lovelock aveva invano cercato il record del mondo. Beccali era un prodotto dello sport milanese e in particolare di una gloriosa e antica società ‒ la Pro Patria ‒ alla quale rimase legato tutta la vita. Diplomato geometra, si impiegò al Comune di Milano, allenandosi sul campo del Giuriati. Per la sua crescita atletica fu determinante il sodalizio con Dino Nai, un professore universitario della facoltà di veterinaria, fermo sostenitore della necessità di un allenamento coerente e continuo. Beccali lo seguì per quella strada, anche a costo di entrare in conflitto con l'apparato tecnico nazionale. Dopo un esordio non felice alle Olimpiadi di Amsterdam nel 1928 (eliminato in batteria), compì il capolavoro al Coliseum di Los Angeles, il 4 agosto 1932, con una vittoria tanto inattesa quanto clamorosa. Nel 1934 fu campione d'Europa a Torino, nel 1936 terzo all'Olimpiade di Berlino, poi arrivò ancora terzo ai Campionati d'Europa a Parigi 1938. Nel 1939 si trasferì negli Stati Uniti, ma, legatissimo all'Italia, continuò a tornarvi ogni estate.