BIENAIMÈ, Luigi
Nacque a Carrara il 2 marzo 1795, da Francesco Giuseppe (figlio a sua volta di Pietro, nato a Rance, nelle Fiandre, nel 1749 e morto a Carrara il 6 giugno 1824) e dalla sua seconda moglie Maria Caterina Tosi (Carrara, Archivio del duomo,Registro dei Battesimi, vol. XII, p 118, 4 marzo 1795) . A Carrara il B. frequentò l'Accademia di Belle Arti, che nella seduta del 2 marzo del 1818 gli concesse il pensionato a Roma. Qui egli entrò nello studio di Bertel Thorvaldsen e vi ricevette numerose commissioni: il giovane B., forse non di grande ingegno, ma certamente di abile tecnica, seppe conquistarsi le simpatie del maestro, ne assorbì lo stile con un gusto tradizionale e ritardatario che mantenne in tutte le sue opere: già nel 1827 era a capo dello studio e ne tenne a lungo la contabilità. I rendiconti da lui scritti costituiscono una fonte importante per la datazione delle opere del Thorvaldsen e testimoniano come il B. eseguisse spesso copie delle opere del maestro, o vi ponesse mano nel terminarle (Kai Sass).
Pochissime sono le opere del B. oggi rintracciabili: un S. Giovanni Battista (1820) è ora al Metropolitan Museum di New York (gesso, Carrara, Accad. di Belle Arti); di una statua dell'Innocenza esistono più esemplari: a villa Carlotta a Cadenabbia, all'Accademia di Belle Arti di Carrara (datata 1821), nel palazzo d'Inverno a Pietroburgo (Hubert, p. 457). Il B. eseguì anche, nell'aprile-agosto del 1822, sei copie del busto dello Zar Alessandro I, fatto dal Thorvaldsen. Nel 1831 donò all'Accademia di Carrara il busto in gesso del card. Albani. Nel 1839 il principe Alessandro di Russia acquistò dal B., per il palazzo d'Inverno di Pietroburgo, un'altra serie di statue, fra cui Telemaco (gesso a Roma, Acc. di S. Luca; marmo a Carrara, Accad. di Belle Arti),Andromeda,Andromaca,Diana (illustrata in L'Ape ital., I [1835], pp. 31 s.),Zefiro (ibid., III [1837], p. 65). Per il duca Alessandro Torlonia (Checchetelli, 1842) eseguì la Venere che è oggi, con un Mercurio, in palazzo Corsini a Roma, mentre un'altra Venere, per il principe di Carignano, è nel Museo Civico di Torino. Nella Protomoteca capitolina è un'erma raffigurante Napoleone, copia del busto eseguito dal Thorvaldsen nel 1829 (Copenaghen, Museo Thorvaldsen; gesso a Marina di Carrara presso Francesco Bienaimé, J. B. Hartmann, 1956). A Carrara, all'Accad. di Belle Arti, si conservano, oltre alle opere menzionate, vari gessi: un David (1819), due bassorilievi con Giasone alla conquista del vello d'oro e Mitridate che uccide Datame, un Autoritratto, un gruppo con l'Angelo custode. A Marina di Carrara, nella casa Bienaimé, si conservano opere di pittura e scultura provenienti dalla casa di Luigi e del fratello Pietro Antonio, alcune delle quali, con tutta probabilità, riferibili all'uno o all'altro.
Queste le opere più note del B., neoclassiche e convenzionali, precisa testimonianza del perdurare di una tradizione, dalla quale altri allievi del Thorvaldsen, come il Tenerani, seppero trarre migliore lezione. La pudicizia, la levigatezza e la superficialità delle sue figure, soltanto raramente vengono abbandonate per uno stile più naturalistico, particolarmente nei bassorilievi che però sono tutti di una stucchevole simbologia.
Nel 1844, alla morte del Thorvaldsen, l'Accademia di S. Luca chiamò il B., il 17 maggio, fra gli accademici di merito residenti della classe della scultura. Amico di A. M. Ricci, che ne commentò le opere, dedicò a questo nel 1845 un bassorilievo con l'Addolorata.
Morì a Roma il 17 apr. 1878.
Il fratello maggiore PietroAntonio, figlio di Francesco Giuseppe e della prima moglie Ursula Lazzarini, nacque a Carrara il 4 luglio 1781 (Archivio del Duomo,Registro dei Battesimi, vol. XI, p. 258) ed ivi morì il 28 marzo 1857 (ibid.,Registro dei morti, vol. XIV, p. 116). Nello studio del Thorvaldsen, insieme col B. (di cui è erroneamente ritenuto fratello minore), egli fu autore di un'erma del Thorvaldsen, variante di quella del Tenerani all'Accademia di S. Luca di Roma; il gesso, conservato nel Museo di Roma, è firmato e datato 1826; il marmo è al museo di Copenaghen (vedi J. B. Hartmann,Intorno a due erme di Thorvaldsen..., in Boll. dei musei comunali di Roma, I[1954], pp. 12 s.).
La casa di Pietro Antonio a Carrara (via Verdi, già stradone San Francesco) è oggi monumento nazionale per le formelle in terracotta che ne adornano la facciata, eseguite dai Bienaimé su modello del Thorvaldsen.
Fonti e Bibl.: M. Missirini,Dei lavori in iscultura del signor B., in Giorn. arcad. di scienze,lettere ed arti, LXXII (1837), pp. 349-355; A. M. Ricci,Sculture di L. B. da Carrara..., Roma 1838; Id.,Visita a diversi studi di belle arti in Roma nel dicembre dell'anno 1835, Bologna 1838, p. 16; H. Le Grice,Walks through Studii of the Sculptors at Rome, I, Roma 1841, p. 127; G. Checchetelli,Una giornata d'osservazione nel Palazzo e nella villa di S. E. il signor Principe don Alessandro Torlonia, ibid. 1842, p. 23; Esposizione romana delle opere... eseguite pel culto cattolico (catal.), ibid. 1870, n. 98 (piccolo marmo: S. Giovanni Battista); G. Campori,Memorie... degli scultori... nativi di Carrara, Modena 1873, pp. 380, 409, 420 s., 424, 429; O. Raggi,Mem. della R. Acc. di Belle Arti, Roma 1873, pp. 32, 34, 44, 58, 59, 89, 92; C. Lazzoni,Carrara e le sue ville, Carrara 1880, p. 330; L. Callari,Storia dell'arte contemp. ital., Roma 1909, p. 18; N. Tarchiani,La scultura ital. dell'Ottocento, Firenze 1936, p. 17; G. Riccoboni,Roma nell'arte. La scultura, Roma 1942, p. 367; J. B. Hartmann,L'erma di Napoleone nella Protomoteca Capitolina, in Capitolium, XXXI (1956), pp. 40-42; A. Sacchetti Sassetti,A. M. Ricci e B. Thorvaldsen, in Archivi, XXIII(1956), pp. 245, 255; J. B. Hartmann,Lettere di L. B. ad A. M. Ricci, in L'Urbe, XXII(1959), pp. 11-16; Id.,Thorvaldsen a Roma, Roma 1959, p. 62; E. Kai Sass,Thorvaldsens Portraetbuster, I-III, Kobenhavn 1963-1965,ad Indicem; G. Hubert,La sculpture dans l'Italie napoléonienne, Paris 1964, pp. 418, 426, 456 s. (per Luigi); 331, 344, 346, 448, 458 (per Pietro Antonio); J. B. Hartmann,Le vicende di una dimora principesca, Roma 1967,ad Indicem; U. Thieme-F. Becker,Künstler-Lexikon, II, pp. 9 s.; Encicl. Ital., VI, p. 983.