Architetto e pittore (Milano 1814 - ivi 1886), il più noto esponente di una famiglia di artisti. Formatosi alla scuola del padre Michele (Genova 1788 - Milano 1874) e dello zio Giuseppe (Genova 1787 - Varese 1869), fu poi allievo di G. Migliara; dipinse prospettive, di preferenza interni di chiese e soprattutto del duomo di Milano. Come architetto, prese parte al restauro di S. Ambrogio e di altri monumenti milanesi. Suo figlio Emilio (Milano 1850 - ivi 1920), scultore, realizzò numerose opere monumentali: S. Melania nel duomo di Milano, i colossali santi per la chiesa ortodossa di S. Spiridione a Trieste, il monumento a Garibaldi a Lerici e quello Andrássy (equestre) a Budapest.