BORGHI, Luigi
Nacque probabilmente a Bologna nel 1745 e fu allievo di G. Pugnani, come tenne a indicare sul frontespizio delle sue Sixsonates pour violon et basse... oeuvre 1ere, Paris s.d. (ma 1772). Giovanissimo, sembra che si recasse in compagnia, del suo maestro in Francia, in Germania, in Inghilterra e forse anche in Russia. Nel 1774 lo troviamo a Londra, dove diede il suo primo concerto da violinista; nel 1777 vi figurava anche come violista. Nel giugno dello stesso anno prese parte, insieme con A. M. G. Sacchini, J. Ch. Fischer e V. Rauzzini, al concerto eseguito alla Hickford Saal a favore della vedova di M. Vento. Nel 1778, secondo Schilling, fece un viaggio in Francia e in Olanda. Stabilitosi a Londra nel 1780, vi dimorò per molti anni, svolgendo attività di compositore e d'interprete virtuoso, in qualità di secondo violino nel quartetto Cramer ai "Professional Concerts". Nel 1783 compose, insieme con altri musicisti, The celebrated Opera dances, as perform'd at the King'sTheatre...,1783 for harpsichord, violin, &., London s.d. (ma 1783), un lavoro teatrale che rimase escluso dalla numerazione delle sue opere. Nei mesi di maggio-giugno partecipò, come primo dei secondi violini, alle celebrazioni commemorative degli oratori di Haendel, tenutesi alla Westminster Abbey e al Teatro Pantheon; ancora nel 1788, 1791 e nel maggio 1792 partecipò a importanti concerti londinesi. Nel 1788 trascorse qualche tempo a Monaco - "Münchener Geiger" lo chiama, infatti, lo Schering - e a Berlino: quest'ultimo soggiorno è testimoniato dalla scritta "Berlin, 26 october '88" sopra un suo Concerto per violoncello in sol maggiore, conservato nella biblioteca privata della corte di Berlino. Ritornato a Londra, nel 1790 divenne impresario dell'Opera italiana al Pantheon, di cui sposò la prima donna Anna Casentini nel 1791.
Secondo lo Schilling, che è l'unico a riportare la notizia, il B. morì a Londra nel 1806.
Precursore della forma di concerto per violino di Mozart e di Beethoven, il B. è il tipico rappresentante dello stile galante piemontese, a cavallo tra la scuola veneziana e la scuola piemontese. I suoi concerti per violino, tra i quali il Torrefranca considera il bellissimo Concerto in mi bemolle, del 1774 circa, come uno dei più ricchi "d'interesse musicale che abbia dato, presso ogni nazione, la fine del Settecento", derivano dagli analoghi modelli del Pugnani (specialmente le prime opere) e di G. B. Viotti, ma in essi "il romanticismo fa già la sua apparizione", realizzato dal B. con uno stile personale di contenuta dolcezza. Sebbene epigono e non vero innovatore, in lui si trovano tuttavia in germe non solo "gli stilemi dell'epoca d'oro della musica tedesca, ma anche quelli dei primi decenni del nostro Ottocento operistico (Torrefranca).
Del B. si ricordano le seguenti opere, i cui numeri spesso sono doppi: Six solos for a violin and bass... Opera prima, London [1772], altra edizione, ibid. [circa 1775]; Six sonates à deux violons... Oeuvre premier, Amsterdam s.d. [circa 1775]; Six concertos for the violin,in nine parts... Opera seconda, London [circa 1780]; Sixty-four cadences or solos for the violin,in all the major and minor keys... Opera seconda, London [circa 1790]; Trois concerts a violino principale,violino primo & secondo,alto & violoncello,deux hautbois ou flutes & deux cors de chasse,ad libitum. Oeuvre troisième, Berlin (e Amsterdam) s.d. [circa 1775]; Sei divertimenti per due violini... Opera terza, London [circa 1780], altre edizioni, ibid. 1785, e ibid. [circa 1798]; Six sonates à deux violons... Oeuvre IV, Berlin-Amsterdam [circa 1780]; Six solos for a violin & bass... Opera quarta, London 1783 (frontespizio inciso da F. Bartolozzi da G. B. Cipriani), altra ediz., ibid. [circa 1800]; Six duetts for a violin and violoncello or violin and tenor... Opera quinta, London [1786], altra ediz., ibid. [circa 1790]; Six ouvertures in four parts,with hautboys and French horns ad libitum... Opera VI, London 1787 (frontespizio inciso da F. Bartolozzi); Twelve divertimento's for one,two and three voices,with an accompaniment for the harpsichord or piano forte... Opera VII, London 1790 (frontespizio inciso da F. Bartolozzi). Pubblicò, inoltre, senza numero d'opera, Litanies de la Vierge à quatre voix avec accompagnement d'orgue ou avec deux violons,violoncello,alto et basse, Paris s.d.; The Lovely Spring..., Dublin [circa 1780]; A favorite concerto... adapted for the harpsichord or piano forte by J. S. Schroeter, London [1782]; Sospiri del cor. A favorite rondo..., London [circa 1790]; A favorite rondeau adapted to the piano forte or harpsichord, Edinburgh [circa 1790]; Six duetts,for two violins…, London [circa 1800]. Il Gerber cita anche Italian canzonets,opera 7, edite a Londra nel 1787. L'interesse che ancor oggi suscita l'artista è dimostrato dalle moderne edizioni: Rondò, per violino e pianoforte, in Iclassici violinisti italiani..., a cura di M. Corti, Milano 1926; Tre duetti per due violini, revisione di E. Bonelli, Padova 1948; Concerto per violino principale,due oboi,due corni,due violini,viola e violoncello, revisione di F. Torrefranca, Milano 1957; Concerto per violoncello ed orchestra. Ridotto per violoncello e pianoforte, elaborazione a cura di E. Bonelli, revisione violoncellistica di B. Mazzacurati, Padova 1960; due Sonate (in la maggiore e in mi minore) per violino e pianoforte, elaborazione di C. Barison, Milano 1965.
Bibl.: C. F. Pohl, Mozart und Haydn in London, II, Wien 1867, pp. 45, 57, 81, 116, 370 s.; L. Torchi, La musica istrumentale in Italia nei secc. XVI, XVII e XVIII, Torino 1901, pp. 210 s.; F. Torrefranca, Le origini dello stile mozartiano, in Riv. mus. ital., XXXIII (1926), pp. 322 ss.; A. Schering, Gesch. des Instrumentalkonzerts bis auf d. Gegenwart, Leipzig 1927, pp. 174, 213; W. C. Smith, The Italian Opera and contemporary Ballet in London 1789-1820, London 1955, pp. 12, 18; E. L. Gerber, Neues historisch biograph. Lexikon der Tonküstler, I, Leipzig 1812, coll. 477 s.; G. Schilling, Encyclopädie der gesammten musikalischen Wissenschaften, I, Stuttgart 1840, p. 728; R. Eitner, Quellen Lexikon der Musiker, I, pp. 133 s.; C. Schmidl, Diz. universale dei Musicisti, I, pp. 223 s.; G. Grove's Dict. of Music and Musicians, I, London 1954, p. 816; The British Union-Catalogue of early music printed before the year 1801, I, London 1957, pp. 232 s.; La Musica. Encicl. storica,Diz., I, Torino 1968 p. 258.