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BOTTAZZO, Luigi

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 13 (1971)
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BOTTAZZO, Luigi


Nacque a Presina, fraz. del comune di Piazzola (Padova), il 9 luglio 1845. Rimasto cieco all'età di nove anni per un incidente in una officina di fabbro, fu ospite dell'Istituto dei ciechi fondato a Padova dall'abate L. Configliachi, ed ivi ricevette l'educazione musicale avendo come maestri Giovanni Andrich per il pianoforte, Giacomo Carlutti per l'organo, Melchiorre Balbi per il contrappunto. A quindici anni si distinse per i primi lavori musicali e, appena ventenne, venne nominato insegnante effettivo di armonia, contrappunto e organo nello stesso istituto; nel 1865 accettò anche il posto di organista nella chiesa di S. Croce. Il 10 febbr. 1872 divenne organista della basilica del Santo, e nel 1895 assunse altresì l'insegnamento dell'organo nell'istituto musicale di Padova, su invito di Cesare Pollini.

La rinomanza che il B. acquistò nel campo della musica ecclesiastica a cavallo dei due secoli è dovuta soprattutto alla sua appartenenza a quel "movimento ceciliano" che si proponeva di bandire dalle chiese ogni musica che apparisse di sapore profano, e che in effetti riuscì a estromettere le grandi musiche dei maestri romani (quali, per es., Gaetano Capocci e Filippo Moriconi), segnando di conseguenza la morte di molte gloriose cantorie (a Roma ve n'erano oltre un centinaio). Il B. aderì al movimento ceciliano con piena convinzione: uomo profondamente religioso e pieno di venerazione per gli ecclesiastici, fu influenzato soprattutto da un discorso programmatico dell'abate Ambrogio Amelli, pronunciato a Venezia nel 1874. Da allora non cessò di sostenere ardentemente le idee ceciliane con la parola, con la penna e con l'esempio.

Il B. si esercitò nella musica da camera (per pianoforte solo, per canto e pianoforte, per violino e altri strumenti, per piccola orchestra) e da chiesa (per organo, per voci e organo, per voci sole), e le sue composizioni stampate da vari editori in Italia e all'estero oltrepassano le 500. Moltissime, tuttavia, sono rimaste inedite. Particolarmente interessante è la sua produzione di Messe (circa una quarantina, scritte con un organico variabile da una a quattro voci, per lo più con accompagnamento d'organo o armonium), di Mottetti,Antifone,Responsori,Inni e Salmi, destinati al servizio liturgico delle principali festività dell'anno. Per il catalogo completo delle sue opere si veda la terza appendice al suo scritto Memorie storiche sulla riforma della musica sacra in Italia, a cura della vedova, Padova [1926], ristampato in Note d'arch. per la storia musicale, IV (1927), pp. 210-255.

Da un punto di vista critico, non si può fare a meno di rilevare nelle composizioni del B. un'abilità tecnica e contrappuntistica che a volte può dare l'impressione di sterile scolasticismo: d'altra parte questo atteggiamento è comprensibile se si considera che tutta la sua opera rispecchia i caratteri dell'ideale ceciliano, ossia è concepita in vista di una reazione forse eccessiva alle forme del tempo, così dense di appassionata e drammatica vitalità. Fu inoltre desiderio del B. quello di contribuire alla creazione di musiche di andamento più popolare, tali da poter essere eseguite anche dalle cantorie di chiese più modeste. Nondimeno egli si distingue dagli altri ceciliani per una più sentita musicalità, cui non vanno disgiunte doti di serietà stilistica e di buon gusto. Anche nei procedimenti rigorosamente canonici si scopre una buona fluidità melodica: è per questo che le musiche sacre del B. incontrarono bene spesso il favore popolare, specialmente nelle campagne.

Il B. fu organista colto e distinto, e alla letteratura organistica ha recato un notevole contributo di studi e di composizioni. A lui va sicuramente debitrice la riforma del suono dell'organo in Italia (che in quel tempo tendeva più all'imitazione dell'orchestra che alla ieraticità propria dello strumento). In diverse conferenze (degna di particolare memoria è quella tenuta a Milano nel dicembre 1897) egli trattò del modo di suonare l'organo e del repertorio che a tale strumento meglio si addice. Anche nelle sue composizioni organistiche, con pedale obbligato o senza, mostra severità e chiarezza di stile, tanto che alcune di esse furono accolte come modello per gli allievi dei conservatori musicali in talune città della Germania.

È merito indiscusso del B. quello di aver formato numerosi allievi (più di trecento), fra i quali molti divennero musicisti o musicologi di valore, come Raffaele Casimiri, Pietro Branchina, Ermenegildo Paccagnella, Salvatore Nicolosi. L'organo, la sua struttura meccanica e fonica, il modo di suonarlo durante le sacre funzioni, la formazione e l'organizzazione delle scholae cantorum parrocchiali, l'accompagnamento del canto gregoriano, il diatonismo dei modi ecclesiastici: questi furono gli argomenti prediletti delle sue lezioni, dense di dottrina ma esposte con parola semplice e bonariamente arguta.

Dei suoi scritti meritano particolare ricordo: L'organista di chiesa. Breve metodo per organo, Milano s.d., in collaborazione con O. Ravanello; L'armonium quale strumento liturgico. Metodo teorico-pratico..., Torino 1901; Metodo di canto corale ad uso delle scholae cantorum, ibid. 1905; L'allievo al piano. Metodo teorico-pratico per imparare a suonare il pianoforte, ibid. 1901; Sul vero significato di due termini musicali, Padova 1902; Brevi nozioni sulle forme musicali, ibid. s.d.; Studi sulla periodologia musicale, ibid. s.d.; e Metodo teorico-pratico di armonia, ibid. s.d., entrambe pubblicate postume.

Il B. visse solitario e laborioso fino agli ottanta anni, socio delle maggiori istituzioni musicali, decorato di molte onorificenze.

Morì a Padova, il 29 dic. 1924.

Fonti eBibl.: G. Tebaldini, L'archivio musicale della Cappella Antoniana di Padova, Padova 1895, p. 119; P. Branchina, Biografia del mº L. B., premessa ai Sessanta pezzi per harmonium, Milano 1914; L. B. ed il suo giubileo didattico, Padova 1914; D. Sincero, L'opera organistica di L. B., in Santa Cecilia, XVI (1915), pp. 99 ss.; G. B. Katschthaler, Storia della musica sacra con la nuova ediz. della Storia della riforma ceciliana in Italia, a cura di P. Guerrini, Torino 1926, pp. 272, 327 s., 350-55; S. Leoni, L'istituto musicale "Cesare Pollini" di Padova, Firenze 1941, pp. 19, 52, 139, 143; G. Zaggia, L. B. e la restaurazione della musica sacra, in Fonti e ricerche di st. ecclesiastica padovana, I, Padova 1967, pp. 223-301.

Vedi anche
Angelo De Santi Musicologo italiano (Trieste 1847 - Roma 1922). Gesuita collaboratore della Civiltà cattolica, si dedicò soprattutto allo studio del canto gregoriano e alla riforma della pratica musicale nella Chiesa. Nel 1909 presidente della Associazione italiana di Santa Cecilia, nel 1910 fondò in Roma la Scuola ... Pòrta, Costanzo Pòrta, Costanzo. - Compositore (Cremona 1525 circa - Padova 1601); studiò con A. Willaert; maestro di coro a Osimo e di cappella alle cattedrali di Padova, Ravenna, Loreto, e di nuovo Padova. Compose chiare ed euritmiche polifonie sacre e profane di grande importanza storica (pubbl. 1555-1602). Raffaele Casimiri Casimiri ‹-ʃ-›, Raffaele. - Musicista italiano (Gualdo Tadino 1880 - Roma 1943), sacerdote; maestro di cappella a S. Giovanni in Laterano (1911) e prof. alla Pontificia scuola superiore di musica sacra, direttore della Società polifonica romana (1919). Pubblicò numerosi saggi storico-critici e ricerche ... Tebaldini, Giovanni Musicista (Brescia 1864 - S. Benedetto del Tronto 1952). Studiò con A. Ponchielli; dal 1889 direttore della cappella di S. Marco a Venezia, maestro di cappella (1894) al Santo di Padova; direttore (1897) del conservatorio di Parma, e (1902-25) della cappella di Loreto. Poco dopo il 1925 fu creata per ...
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bottazzo
bottazzo s. m. [prob. der. di botte]. – Nel linguaggio marin.: 1. Raddoppiamento del fasciame di legno nelle murate di un bastimento, per rinforzo e per aumento della stabilità. 2. Materasso di legno, tenuto sospeso sui fianchi dei rimorchiatori...
lüigi
luigi lüigi s. m. [dal nome proprio Luigi; fr. louis]. – 1. Moneta d’oro, del valore di 10 lire, coniata in Francia nel 1640 per ordine di Luigi XIII, con il busto del sovrano al dritto e una croce formata da 8 L addossate e coronate al...
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