Generale italiano (Intra 1859 - Roma 1941). Nel 1916, al comando del 6º corpo d'armata, conquistò Gorizia e nel 1917, al comando della 2a armata, ebbe parte decisiva nella presa della Bansizza. Ma, coinvolto nella responsabilità del disastro di Caporetto, fu collocato a riposo. Aderì poi al fascismo, per staccarsene però dopo il delitto Matteotti, partecipando con T. Zaniboni a un complotto contro Mussolini (1925). Condannato a 30 anni di reclusione (aprile 1927), gli fu concesso dopo dieci anni, per la tarda età, di rientrare in famiglia.