CAPELLO, Luigi (VIII, p. 834)
Collocato a riposo nel 1920, si diede alla vita politica e aderì al movimento fascista, dal quale, dopo il delitto Matteotti (giugno 1924), si distaccò passando all'opposizione attiva di concerto con Tito Zaniboni. Per questa attività fu poi coinvolto e ritenuto complice nel tentativo compiuto in Roma, il 4 novembre 1925, dallo stesso Zaniboni, di sopprimere Mussolini. Arrestato, fu nel 1927 processato e condannato a trenta anni di reclusione. Dopo circa dieci anni di carcere e di relegazione, gli fu concesso, per l'età avanzata e le condizioni di salute, di rientrare in famiglia, pur continuando ad essere sottoposto a vigilanza da parte della polizia. Morì a Roma il 25 giugno 1941.
Bibl.: L. Capello, N. 3264 (Generale Capello), Verona 1946.