CAPUCCI, Luigi
Nato a Lugo (Ravenna) il 18 aprile 1857; morto a Gibuti il 12 gennaio 1920. Ingegnere, nel 1884, insieme col compatriota Luigi Cicognani (1857-1892) e con l'avv. Emilio Dulio partì con una missione commerciale per lo Scioa, percorrendo la via Assab-Aussa che il conte P. Antonelli aveva allora aperto. Incaricato dal re di accomodare una polveriera che si trovava a Mahal-Uonz, il C. passò momenti tristissimi quando una scintilla gli distrusse in poche ore il lavoro di mesi e mesi. In seguito costruì per conto del re un mulino sul torrente Acachi e la residenza imperiale ad Addis Abeba. Nell'89 accompagnò la missione Makonnen in Italia e nel novembre di quello stesso anno faceva ritorno per dedicarsi al commercio. Dopo la rottura con Menelik, il C. rimase solo in Etiopia a rappresentare ufficiosamente il nostro governo e in tale occasione rese segnalati servigi all'Italia comunicando segretamente al nostro comando quanto colà si tramava contro di noi, i preparativi che si facevano, il numero degli armati, gl'intrighi e le sobillazioni degli agenti stranieri, ecc. Tradito, fu tradotto davanti a un tribunale composto di giudici europei e condannato a morte come traditore. Commutata la pena nella relegazione perpetua, il C. fu rinchiuso sull'amba Uorrailù, donde con l'aiuto di una donna fidata tentò di fuggire; ripreso e incatenato sull'amba venne liberato nell'ottobre '96 in seguito alla pace di Addis Abeba. Rientrato in Italia, combatté il progetto di abbandonare l'altipiano etiopico, come molti volevano. Ritornato nuovamente in Africa, esplicò in prevalenza la sua attività di pioniere nell'Eritrea, dove eseguì ricerche minerarie.
Bibl.: C. Zaghi, La spedizione C. e Cicognani in Abissinia, Roma 1934; id., Il diario inedito della spedizione C. e Cicognani all'Aussa nel 1885, in Boll. R. Soc. geogr. ital., 1935; id., P. Antonelli e l'ambiente scioano nel diario inedito di L. Cicognani, Ferrara 1935; C. Conti Rossini, Italia ed Etiopia del trattato di Uccialli alla battaglia di Adua, Roma 1935.