CHIARELLI, Luigi
Commediografo italiano, nato a Trani nel 1884. Esordì come giornalista nel quotidiano La Patria di Roma; scrisse per il teatro varie commedie: Vita intima (1909), Pasqua delle rose (1910), Astuzia (1910), La portantina (1911), Extra dry (1912), Il record (1913), Il gendarme (in collaborazione con Gino Monaldi; 1914). Il successo che lo rivelò, fu quello del "grottesco" La maschera e il volto (Roma 1916), tradotta e rappresentata in quasi tutte le lingue. È la storia di un borghese che, vantatosi come inflessibile e tragico custode del proprio onore, il giorno in cui scopre il tradimento della moglie, s'accorda con essa per fingere d'averla soppressa: e dal suo creduto delitto, da cui è subito assolto, trae ammirazione e celebrità. Il C. chiamò "grottesco" questo genere di commedia che rappresenta ironicamente lo sforzo dell'uomo mediocre per assumere una maschera, uno stile, una dignità che non ha; e a un tal genere egli ritornò più o meno felicemente con La scala di seta (1917), Chimere (1920), La morte degli amanti (1921), Fuochi d'artificio (1923). Le lacrime e le stelle (1918), scritte durante la guerra, sono invece un dramma con intenti di propaganda nazionale, in stile che ricorda una certa maniera di Bracco. Più tardi il C. ha inteso rinnovarsi, mescolando elementi di estrema violenza e di sapore nordamericano, sia nelle scene caricaturali di Jolly (1928), sia nel dramma a tinte sensazionali K 41 (1929), il cui atto saliente descrive l'agonia di un sottomarino.
Le commedie del C., dalla Maschera e il volto in poi, sono state oubblicate a Milano e Bologna (1917 segg.).