DALLA ROSA, Luigi
Nacque a Civezza.no (Trento) l'11 ag. 1847 (secondo l'estratto del certificato di nascita e documenti scolastici, nel 1848 invece secondo un curriculum redatto da lui stesso) da Giuseppe e da Anna Giongo. Frequentò le elementari principalmente a Trento, quindi fu a Rovereto nel ginnasio superiore fino al 1865, anno in cui morì il padre, pretore di quella città. Trasferitosi a Trento presso lo zio Clemente, che ne divenne il tutore, frequentò il ginnasio liccale di quella città, ove ottenne la maturità "con distinzione" nel 1867.
Seguendo le orme del fratello maggiore, Emilio, studiò medicina e si addottorò in "gesamten Heilkunde" all'università di Praga il 31 marzo 1874. Rimase a Praga a specializzarsi negli studi anatomici con C. Toldt, di cui divenne assistente, e lì conseguì la libera docenza in anatomia umana il 31 luglio 1884. Nello stesso anno il Toldt fu chiamato a ricoprire la seconda cattedra di anatomia presso la facoltà medica dell'università di Vienna: accettò e chiese al D. di seguirlo come "prosector", facendo al contempo tutti i passi necessari perché ciò potesse avvenire. La richiesta del 28 novembre 1884 del D. di trasferire a Vienna la sua venia legendi fu accolta con decreto del ministero del Culto e dell'Istruzione del 3 genn. 1885 (Arch. dell'Università di Vienna, Z. 24.861). Dal 1885 al 1911il D. lavorò ininterrottamente in stretta e feconda collaborazione col Toldt. Il 23 agosto 1889 venne nominato "ausserordentlicher öffentlicher Professor" di anatomia (Ibid., Z. 17.682). Tra le incombenze che gli vennero affidate all'Istituto di anatomia fu anche la custodia del Museo anatomico, che egli arricchì di numerosissimi preparati, e l'insegnamento agli studenti di ginnastica. Membro della Società di anatomia, di quella di antropologia e di altre società scientifiche, e particolarmente viennesi, il D. fu eletto nel 1906, per la stima che godeva tra gli studenti italiani a Vienna, socio onorario del Circolo accademico italiano di Vienna.
Durante tutta la sua carriera il D. si occupò dei perfezionamento delle tecniche di preparazione anatomica e di conservazione. Attuò e descrisse iniezioni a freddo dei vasi con colofonia polverizzata e disciolta in alcool (Eine Mehl-Kolophoniummasse zu kalten Injectionen, in Archiv für Anatomie u. Physiologie, V [1881], pp. 371-377) e suggerì l'uso del cromo per una migliore conservazione del cadavere (Ein neues Verfahren der Conservirung ganzer Leichen zu Präparirzwecken, in Verhandlungen des X. Internationalen medicinischen Congresses, Berlin, 4-9. August 1890, II, Berlin 1891, pp. 68-69).
Il suo lavoro scientifico principale è tuttavia costituito dalla accurata monografia Das postembryonale Wachsthum des menschlichen Schläfemuskels und die mit demselben zusammenhängenden Veruanderungen des knöchernen Schädels (Stuttgart 1886): essa è dedicata esclusivamente all'analisi dettagliata della crescita postembrionale del muscolo temporale e alla sua correlazione sia con la crescita dell'osso temporale su cui poggia, sia con quella degli altri muscoli masticatori cui appartiene funzionalmente. Ma il nome del D. è principalmente legato al suo manuale di anatomia e fisiologia scritto per gli studenti di ginnastica e illustrato da F. Meixner (Physiologische Anatomie des Menschen, Leipzig-Wien 1898) e alla sua collaborazione col Toldt nella redazione del grande atlante anatomico che ebbe tanta diffusione nel primo ventennio del Novecento. Per invito degli editori Urban e Schwarzenberg il Toldt iniziò, nel 1894, a lavorare al suo Anatomischer Atlas e volle come suo stretto collaboratore nella monumentale impresa il D. e, come disegnatore, F. Meixner. L'opera, col titolo Anatomischer Atlas für Studierende und Ärzte unter Mitwirkung von Professor Dr. Alois Dalla Rosa herausgegeben von Dr. Carl Toldt (Wien-Leipzig), apparve in nove fascicoli tra il 1896 e il 1900 e richiese per la sua attuazione la totale mobilitazione dell'istituto di anatomia dell'università di Vienna. Essa contiene oltre 1.500 figure. Le legende sono redatte secondo la nomenclatura anatomica convenuta durante i lavori preparatori della Società di anatomia nel suo congresso di Basilea del 1895. Ogni figura. riproduce l'aspetto del pezzo anatomico, le sue relazioni con quelli adiacenti e tende a mostrare la funzionalità costruttiva rispetto alle zone limitrofe. Il D. non solo collaborò col Toldt nell'allestimento dei preparati, ma fu anche l'unico autore del fasc. III (1896), dedicato ai legamenti, del VI (1898), dedicato al cuore e al sistema arterioso, e del VII (1900), dedicato al sistema venoso e a quello linfatico. Il successo dell'opera, una delle principali della scuola anatomica. viennese di fine secolo, fu straordinario e già nel 1919 ne venne stampata la nona edizione.
L'11 febbraio 1911il D. sposò la cecoslovacca Erminia Polasek, dalla quale avrà tre figli (Silvia, Anna Maria e Luigi). Nel semestre estivo dello stesso anno tenne le sue ultime lezioni di anatomia umana per gli studenti di ginnastica e quindi si ritirò con la famiglia a Calceranica al Lago in Valsugana. Lì si dedicò interamente alla famiglia, alla frutticoltura e prestò preziosi -servizi alla popolazione. Non gli mancarono, nell'ultimo periodo della sua vita, alcuni riconoscimenti da parte delle istituzioni trentine, come la elezione nel 1913 a socio onorario della Associazione medica tridentina. Sofferente da anni di disturbi cardiocircolatori morì a Calceranica al Lago (prov. di Trento) il 15 luglio 1918.
Il nucleo più consistente dei preparati anatomici da lui allestiti durante la sua permanenza a Vienna è andato perduto col bombardamento dell'istituto di anatomia dell'università nel corso della seconda guerra mondiale. La maggior parte delle sue carte personali e della sua biblioteca è invece andata distrutta nell'incendio della sua casa di Calceranica, avvenuto il 29 giugno 1919.
Oltre alle opere già menzionate, meritano d'essere ricordati i seguenti lavori: Ein Fall von Uterus bicornis mit Ligamentum rectovesicale, in Zeitschrift für Heilkunde (Prager Zeitschriftfúr Heilkunde), IV (1883) pp. 155-169; Ueber die Wachsthumsveränderungen des menschlichen Schläfemuskels nach der Geburt und über gewisse anatomische Verhältnisse der menschlichen Schläfegegend, in Wiener Medizinische Wochenschrift, XXXVII (1887), pp. 353-357, 396-400, 427-431; Beiträge zur Casuistik und Morphologie der Varietäten des menschlichen Bronchialbaumes, in Wiener klinische Wochenschrift, II (1889), pp. 437 s., 461 ss., 483-487; Abbildungen zum Einzeichnen bei den Vorlesungen über deskriptive-topographische Anatomie des Stammes, 2 fasc., Leipzig-Wien 1900.
Fonti e Bibl.: Civezzano, Archivio comunale; Rovereto, Archivio del liceo ginnasio statale A. Rosmini; Trento, Archivio del liceo ginnasio statale G. Prati; Vienna, Archiv. der Universitá; L. Eisenberg, Das geistige Wien, Wien 1893, II, pp. 81 s.; C. Toldt, Autobiographie, Berlin Wien 1922, pp. 27 ss.; Il prof. L. D., in Boll. medico trentino, XLII (1927), pp. 43 s.; L. Bonomi, Naturalisti, medici e tecnici trentini, Trento 1930, p. 38; E. Lesky, Die Wiener medizin. Schule im 19. Jahrhundert, Graz-Köln 1965, p. 506; M. Stober, Personalbibliographien der Professorenund Dozenten der Anatomie an der medizinischenFakultät der Universität Wien im ungefährenZeitraum von 1845 bis 1969… "Inaugural-Dissertation", dell'Università di Erlangen-Nürnberg, 1971, pp. 82-84.