DE SANCTIS, Luigi
Teologo valdese, nato a Roma il 31 dicembre 1808, morto a Firenze il 31 dicembre 1869. Ordinato sacerdote cattolico nel 1831, dopo avere insegnato a Genova, divenne nel 1840 curato della Maddalena a Roma; ma i dubbi intorno alla verità della dottrina cattolica, il cadere d'illusioni che aveva nutrite intorno all'azione religiosa del nuovo papa Pio IX, infine l'opera di propagandisti anticattolici, lo indussero a fuggire da Roma il 10 settembre 1847, per Malta, dove prese moglie e rimase fino al 1850, tranne un breve soggiorno in Toscana nel 1848, e poi in Svizzera. In seguito aderì alla chiesa valdese; il 31 agosto 1853 fu ordinato pastore a Torre Pellice, e coadiuvò quindi in Torino G. P. Meille. L'episodio della chiesa della Gran Madre di Dio in Genova (che, chiusa, era stata acquistata dai Valdesi, ma fu dovuta retrocedere in seguito all'intervento dell'arcivescovo Charvaz presso la corte) provocò il distacco del De S.; il quale tuttavia si riconciliò presto con i Valdesi e, passato a Firenze, v'insegnò teologia apologetica e polemica nella loro facoltà teologica, dal 1865 alla morte. Oltre a scritti d'occasione, pubblicò Roma papale (Firenze 1865, 2ª ed. 1871); lasciò incompiuta una Storia delle variazioni della Chiesa romana.