Poeta e scrittore italiano (Fermo 1930 – Oslo 2011). Autodidatta, nel 1957 è migrato a Oslo dove per quarant’anni ha lavorato da operaio alla catena di montaggio di una fabbrica metallurgica. Apprezzato tra gli altri da F. Fortini, P. Volponi e S. Quasimodo, partendo dalla sua storia personale, trattando di temi quali la marginalità, il lavoro in fabbrica, l’orizzonte politico del dopoguerra, è riuscito a descrivere la storia umana generale, utilizzando un linguaggio schietto e a volte violento. Tra i suoi libri di poesia si ricordano: Non possiamo abituarci a morire (1953), Le streghe s'arrotano le dentiere (1966), Istruzioni per l'uso della repressione (1980), Firmum (1999), L’ultima raccolta (2002), Poesie Operaie (2007); tra i suoi testi in prosa: Palmiro (1986), L’Allucinazione (2008), Cristi polverizzati (2009), La neve nera di Oslo (2010).