FEDERZONI, Luigi (XIV, p. 965; App. I, p. 581)
Lasciò la presidenza del Senato il 15 marzo 1939. La notte dell'ultima seduta del Gran consiglio (24-25 luglio 1943), si schierò contro Mussolini, aderendo all'ordine del giorno Grandi e fu pertanto condannato a morte in contumacia dal tribunale speciale fascista di Verona. Denunciato all'Alta corte di giustizia per la sua attività durante il ventennio fascista, fu condannato all'ergastolo il 28 maggio 1945 e successivamente (nel dicembre 1947) amnistiato. Insegna letteratura italiana all'università di Coimbra.