GABBA, Luigi
Nacque a Torino il 18 dic. 1872 da Alberto e da Giulia Sozzani. Si laureò in ingegneria a Torino nel 1897 e intraprese subito la carriera di astronomo. Dopo brevi periodi trascorsi negli osservatori del Campidoglio a Roma e di Torino, nel 1901 entrò alla specola di Brera a Milano, di cui tenne per incarico la direzione dal 1917 al 1921. Qui si occupò del ripristino e del restauro di locali e cupole, della riparazione degli strumenti danneggiati durante la guerra e fece tornare l'Osservatorio all'antico prestigio con opere in vari campi dell'astronomia, della meteorologia e della geodesia. Curò anche l'archivio e la pubblicazione di lavori dei suoi predecessori.
Del G. restano più di 160 pubblicazioni che comprendono contributi originali di astronomia e scienze affini: fu abile osservatore e calcolatore, studioso di storia dell'astronomia e autore di opere di carattere didattico, divulgativo, bibliografico e curatore di edizioni di opere di altri scienziati.
Il suo primo lavoro riguarda le Effemeridi del sole e della luna per l'orizzonte e per l'anno 1900, in Atti della R. Acc. delle scienze di Torino, XXXIV (1898-99), pp. 630-648; del 1911 è il suo contributo all'opera collettiva sui Fondamenti delle riduzioni per un nuovo catalogo di stelle dedotto dalle osservazioni di Giuseppe Piazza a Palermo (1792-1814), a cura di F. Porro, I, Torino, ad Indicem. Osservazioni (e calcoli relativi) di pianeti, comete, eclissi e stelle doppie coprono buona parte della sua ricerca: Osservazioni di pianetini e cometa, in Astr. Nachr. t. CLXV (1904), 3958, col. 347; Osservazioni della Cometa 19041, ibid., t. CLXVI (1904), 3976-3977, col. 257; Osservazioni ed orbita della cometa Morehouse (1908 c), in Rend. dell'Ist. lombardo di scienze e lettere, XLII (1909), pp. 136-139; Il passaggio di Mercurio sul disco del sole il 14 nov. 1907, ibid., pp. 597-601; Beobachtungen des Kometen 1910 a, in Astr. Nachr., t. CLXXXIII (1910), 4388-4389, col. 341; Beobachtungen des Faueschen Kometen 1910 e, ibid., t. CLXXXVI (1910), 4426, col. 363; Osservazioni della cometa di Halley 1909 c, ibid., t. CLXXXVII (1911), 4472, col. 125; Sopra una nuova stella nella costellazione dei Gemelli (Nova 18, 1912 Geminorum 2), in Rend. dell'Ist. lombardo di scienze e lettere, XLVI (1913), pp. 558-560; Osservazioni dell'eclissi parziale di sole del 22 nov. 1919, ibid., LII (1919), pp. 859 s. (in coll. con L. Volta); Misure di stelle doppie eseguite col refrattore "Merz" di 8 pollici negli anni 1886-1900 e con refrattore "Merz-Repsold" di 18 pollici negli anni 1902-1905 da G. Geloria, calcolate da L. Gabba, in Osserv. astronom. di Brera, LIX (1923), pp. I-VIII, 1-99; Misure di stelle doppie fatte col refrattore "Merz-Repsold" durante gli anni 1922 e 1923, in Rend. dell'Ist. lombardo di scienze e lettere, LVI (1923), pp. 985-993; Über drei neu aufgegundene Kometen, in Astr. Nachr., t. CCXXIV (1925), 5364, col. 209; Mitteilungen über Kometen, ibid., t. CCXXVI (1925), 5410, col. 159; 5411, col. 173.
Altre ricerche di questo periodo riguardano la determinazione di longitudini italiane, problemi di magnetismo terrestre e di meteorologia: Differenza delle longitudini fra Milano (Osservatorio astronomico di Brera) e Crea, punto trigonometrico di primo ordine della rete geodetica italiana, in Osserv. astron. di Brera, XLV (1909), pp. 1-60; Differenza di longitudine fra Milano (Osservatorio di Brera) e Roma (Monte Mario) determinata nei mesi di luglio e agosto del 1907, ibid., L (1912), pp. 1-79 (in coll. con V. Reina - E. Bianchi - G.A. Favaro); L'escursione diurna della declinazione magnetica a Milano in rapporto alla frequenza delle macchie solari durante il quindicennio 1901-1915, in Rend. dell'Ist. lombardo di scienze e lettere, XLIX (1916), pp. 629-637; Sui valori medi delle precipitazioni atmosferiche a Milano, in Boll. della Soc. meteor. italiana, XLII (1923), pp. 41-59 (in coll. con G. Bottino-Bizzarra); La frequenza della nebbia a Milano dalle osservazioni del R. Osservatorio di Brera durante gli anni 1835-1920, ibid., XLIII (1924), pp. 32-35; Osservazioni meteorologiche fatte nella colonia Eritrea dalla missione Corni - Calciati - Bracciani nel 1923, in C. Calciati - L. Bracciani, Nel paese del Cunama, Milano 1927, pp. 259-266.
Nel 1924 il G. ottenne l'abilitazione alla libera docenza in astronomia; nel 1925 divenne astronomo di prima classe. Nel 1926 vinse il concorso di direttore dell'Osservatorio di Collurania a Teramo. Insegnò astronomia nelle università di Milano e di Pavia, e a Milano anche fisica terrestre e meteorologia.
Membro dell'Istituto lombardo di scienze e lettere, dell'Ateneo di Brescia, dell'Accademia roveretana degli agiati, dell'Unione astronomica internazionale (commissione per l'analisi dei lavori e la bibliografia) e del Consiglio nazionale delle ricerche (comitato per l'astronomia e la geofisica) ha fatto parte del consiglio direttivo del Seminario matematico e fisico di Milano. È stato anche segretario e presidente, dal 1946, della Società astronomica italiana.
Ha collaborato con l'Enciclopedia Italiana redigendo le voci Boscovich, Celoria, Cinerea (luce), Cometa, Dembowski, Encke, Inghirami, Lalande, Littrow, Lowell, Meridiana, Piazzi, Quadrante, Radiante, Sestini, Smith.
Una cospicua parte dei suoi ultimi lavori fu dedicata alla storia dell'astronomia, che affrontò con tagli da scienziato operante: Giovanni Celoria, in Mem. della Soc. astronomica italiana, n.s., I (1920), pp. 221-228; Il R. Osservatorio di Brera a Milano durante il quinquennio 1917-1921, Milano 1921, pp. 1-23; Le scienze in Lombardia, in Bellezze d'Italia VI, Lombardia, Milano 1929, pp. 19-25; Società astronomica italiana, in Accademie e istituti di cultura. Cenni storici, Roma 1938-39, pp. 395-398; Una storia dell'astronomia di G. Leopardi, in Rivista rosminiana di filosofia e cultura, XXXV (1914), pp. 106-108; Galileo, in Il Bene, LIV (1942), pp. 41-43; Galileo astronomo, in Mem. della Soc. astron. italiana, n.s., XV (1943), pp. 93-107; Niccolò Copernico, in Il Bene, LV (1943), pp. 90 s.; I precursori di Copernico, in Rend. dell'Ist. lombardo di scienze e lettere, LXXVII (1943-44), classe di scienze, pp. 321-327; Tycho Brahe, in Il Bene LVI (1944), pp. 56 s.; Ottaviano Fabrizio Mossotti, in La Cultura moderna, LIV (1945), pp. 166-168; Giovanni Keplero, in Il Bene, LVII (1945), pp. 22-24; Emilio Bianchi, in Mem. della Soc. astron. italiana, n.s., XVIII (1946), pp. 177-189; Isacco Newton, in Il Bene, LVIII (1946), pp. 73-76. A G.V. Schiaparelli dedicò un volume (Schiaparelli, Brescia 1947), e curò l'edizione nazionale delle Opere…, 11 voll., Milano 1929-43.
Lavorò anche nel settore della bibliografia: Biblioteca del R. Osservatorio di Brera in Milano, in Le Biblioteche milanesi, a cura del Circolo filologico milanese, Milano 1914, pp. 81-84; Bibliografia degli scritti di Ottaviano Fabrizio Mossotti, in Boll. della R. Deputazione subalpina di storia patria, Sez. di Novara, XXXV (1941), pp. 273-285. A carattere divulgativo, ma di alta professionalità scientifica, va considerato il contributo su Cosmografia e cenni di meccanica celeste, in Enc. delle matematiche elementari, Milano 1947, III, 1, a cura di L. Berzolari, pp. 507-538.
A Brera il G. operò fino al 1946, collaborando con G. Celoria, E. Bianchi e L. Volta. Morì a Borgomanero, presso Novara, il 28 sett. 1948.
Fonti e Bibl.: Necr., S.C.A. Masotti, in Rend. st. di scienze e lettere lomb., LXXXVIII (1950), pp. 125-146; Id., in Rend. del seminario matematico e fisico di Milano, XIX (1948), pp. XIII-XVI; F.G. Tricomi, Matematici ital. del primo secolo dello Stato unitario, in Atti dell'Acc. delle scienze di Torino, s. 4, I (1961), p. 56.