GAITER, Luigi
Nacque a Caprino Veronese il 5 nov. 1815 da Antonio, avvocato. Intrapresi gli studi nel liceo comunale, nel 1834, prima ancora di averli ultimati, pubblicò a Verona La prigioniera del lago di Garda, novella in ottava rima ispirata ad Adelaide di Borgogna che gli valse un incisivo giudizio da parte della Biblioteca italiana (XIX [1834], pp. 384 ss.).
Entrato successivamente nel seminario di Verona, il G. vi studiò teologia e fu ordinato sacerdote nel 1838. Due anni dopo si laureò in filosofia all'Università di Padova. Dal 1838 al 1844 insegnò lettere nel ginnasio comunale di Verona, allora sotto la direzione dei gesuiti; allontanatisi questi nel 1848, il G., su incarico del Comune, riaffidò l'insegnamento ai professori laici.
Frattanto, oltre a dimostrarsi versificatore tanto sapiente quanto conformista (v. Poesie e Poesie sacre, Verona 1843 e 1851), come già il giudizio della Biblioteca italiana aveva sottolineato, iniziò dal 1841 una collaborazione con il periodico torinese Il Propugnatore religioso, dando così avvio a una carriera di pubblicista che si sarebbe rivelata più produttiva di quella di scrittore; fu assiduo collaboratore de Il Propugnatore di Bologna e de L'Ateneo religioso di Torino, contribuendo anche ad altri periodici, fra cui l'Archivio veneto, la Rivista di Firenze e il Collettore dell'Adige.
Nel 1853 il G. fu trasferito a Mantova, ove nel 1857 venne eletto canonico onorario della basilica palatina di S. Barbara. A conferma dei suoi prevalenti interessi letterari, dette alle stampe il Prospetto di una storia della letteratura italiana (ibid. 1853) e un manuale scolastico di Principî di letteratura italiana (ibid. 1856). Richiamato nel 1861 a insegnare lettere e storia presso il liceo di Verona, dopo sette anni fu messo a riposo dal governo italiano, a quanto sembra a causa delle precarie condizioni della sua vista; poté così dedicarsi interamente alla letteratura.
Si distinse negli studi linguistici, occupandosi del dialetto veronese, un complesso glottologico degno di attenzione scientifica anche per le segnalazioni in area veneta di una lingua comune trecentesca, tendente a trasformarsi in lingua letteraria. A inaugurare questo orientamento di ricerca, sull'esempio di G.I. Ascoli, furono le indagini del G. e di un altro canonico veronese G.B.C. Giuliari, che, ancor lungi dalla vera e propria analisi filologica della parlata, tendevano essenzialmente a individuarne le origini. Oltre a Il dialetto veneto nei primordi della lingua italiana (in Archivio veneto, 1880), ove il veneto antico è confrontato con la lingua di alcuni documenti bolognesi del Trecento, il G. scrisse Il dialetto di Verona nel secolo di Dante e Il dialetto veneto nel secolo di Dante (in Il Propugnatore, 1873 e 1877). Interessante sia per lo studio del dialetto sia per la storia della città è un saggio su I nomi delle vie di Verona (ibid., 1873).
Le indagini del G. si rivolsero anche all'intero territorio italiano, come attestano Sulla lingua tecnica in Italia (Verona 1863) e Sui dialetti italiani (in Il Propugnatore, 1873). Le ricerche di linguistica non impedirono al G. di continuare a coltivare gli studi letterari, in prevalenza danteschi, per i quali è più ricordato. Consapevole dell'indirizzo scientifico della critica di metà Ottocento, molto legata all'esame dei manoscritti, il G., nonostante l'età matura e la maggiore attitudine alla valutazione congetturale, cercò di integrare il suo metodo con i moderni orientamenti. Ne risultò una vasta produzione critica e filologica, in cui figurano: Fede di Dante Alighieri e Alcuni scritti critico-letterari (Verona 1865 e 1874), La letteratura italiana nel sec. XIX e la Lettera al prof. A. Stoppani (in Il Propugnatore, 1874 e 1882), in cui egli, partecipando al dibattito sull'autenticità della Quaestio de aqua et terra, suggerisce allo Stoppani, assertore della paternità dantesca delle nove verità cosmologiche presenti nel trattato, come ben sette di esse fossero già riscontrabili quali dati scientifici da tempo acquisiti nel Tesoro di Brunetto Latini; L'Apocalisse di s. Giovanni e la Commedia di Dante (in L'Ateneo religioso, 1893), in cui dimostra che Dante si ispirò alle visioni dell'Apocalisse, non soltanto negli ultimi canti del Purgatorio, ma nell'intera Commedia. Il risultato più rilevante dell'attività letteraria del G. fu l'edizione da lui curata de Il tesoro di B. Latini, volgarizzato da B. Giamboni, raffrontato col testo autentico francese edito da P. Chabaille, emendato con mss. ed illustrato (Bologna 1878-83): l'opera, malgrado la perizia filologica del G., suscitò il dissenso di vari studiosi, fra cui A. Mussafia e R. Renier.
Il G., cui la competenza teologica permise la produzione di opere religiose e ascetiche quali Sul Preziosissimo Sangue di Gesù Cristo venerato a Mantova (Mantova 1876), fu anche bibliotecario dell'Accademia di agricoltura, arti e commercio di Verona e collaborò all'Enciclopedia ecclesiastica e all'Enciclopedia italiana, edite entrambe a Venezia da G. Tasso.
Morì a Verona il 12 febbr. 1895.
Fonti e Bibl.: Commemorazione di mons. L. G., in Mem. dell'Accad. di agricoltura, commercio e arti di Verona, LXXI (1895), pp. 168-173; L'Ateneo religioso, XXVII (1895), f. 1359, p. 93; f. 1360, pp. 109-113; Bull. della Società dantesca ital., 1895, p. 96; G.B. Passano, I novellieri ital. in verso, Bologna 1868, pp. 182 s.; A. De Gubernatis, Diz. biogr. degli scrittori contemporanei, Firenze 1879, I, p. 479; G. Mazzoni, L'Ottocento, in Storia lett. d'Italia, Milano 1913, II, p. 1190; A. Padula, B. Latini e il Pataffio, Napoli 1921, pp. 139-148; Miscell. di studi danteschi, Torino 1922, pp. 507, 531; La Critica, XXII (1924), p. 91; G. Casati, Diz. degli scrittori d'Italia. Aggiunte, Milano 1934, III, p. 277; Cultura e vita civile a Verona, a cura di G.P. Marchi, Verona 1979, pp. 594, 713, 736; Letteratura ital. Gli autori, I, Torino 1990, p. 846; Catal. dei libri ital. dell'Ottocento, III, Milano 1991, pp. 2016 s.; Il primo ventennio del Propugnatore, 1868-1887. Indice gen. degli autori e delle materie, Bologna 1991, pp. 11 s.; G. Mazzatinti, Inventari dei mss. delle bibl. d'Italia, LVIII (Bassano del Grappa), Firenze 1934, pp. 89, 152.