NAPOLITANO, Luigi Gerardo
– Nacque a Ponticelli (Napoli) il 2 giugno 1928, secondogenito di Ferdinando, medico condotto, e di Clementina Tolino. Ebbe due sorelle, Fernanda e Pina.
Frequentò la scuola del paese e fin da giovanissimo fu appassionato di musica. Per gli studi superiori si trasferì a Napoli, iscrivendosi al liceo classico Giuseppe Garibaldi. In quel periodo l’amore per il teatro lo portò a organizzare compagnie di recitazione tra gli studenti. Nel 1947 tornò a vivere con i genitori a Ponticelli e si iscrisse alla facoltà di ingegneria meccanica all’Università Federico II di Napoli, dimostrando subito bravura in matematica e interesse per il volo. Tra i docenti ebbe il generale Umberto Nobile, il conquistatore del Polo Nord in dirigibile, e ne diventò uno degli allievi prediletti. Laureatosi nel 1951, insegnò per un breve periodo matematica al liceo Elena di Savoia di Napoli; poi, desiderando approfondire la preparazione nel campo aeronautico, si specializzò presso la facoltà di ingegneria aeronautica dell’Università di Roma La Sapienza, guidata da Luigi Broglio.
Rientrato a Napoli, grazie ai suggerimenti di Nobile riuscì a ottenere l’assegnazione della Fulbright student scholarship, prestigiosa borsa di studio messa a disposizione nel dopoguerra dagli americani agli studenti più meritevoli. Nell’autunno 1953 si imbarcò da Napoli, con destinazione New York, sulla motonave Vulcania, dove incontrò James e Milly Harford di ritorno dal viaggio di nozze. Harford, futuro segretario esecutivo dell’American rocket society di New York, fu in seguito per Napolitano un costante punto di riferimento.
Obiettivo del soggiorno a New York fu il master degree in ingegneria alla Polytechnic University. Inizialmente pensò di specializzarsi nella tecnologia degli elicotteri ma l’incontro con Antonio Ferri – che negli anni Trenta aveva diretto gli studi sull’alta velocità nel centro di ricerche aeronautiche di Guidonia e poi, fuggito dall’Italia nel 1945, era divenuto direttore dell’Aerodynamics Laboratory – lo indirizzò verso le ricerche di aerodinamica. Al politecnico di New York condivise gli studi con un gruppo di altri scienziati italiani, fra cui Massimo Trella e Carlo Buongiorno. Nel giugno 1955 discusse la tesi di dottorato (Theoretical and experimental investigations in the mixing of two homogeneous streams). Le soluzioni elaborate diventarono parte di una teoria pubblicata sul Journal of the Aeronautical Sciences nell’aprile 1956 (Similar solutions in compressible laminar free mixing problems, vol. 23, p. 389). Completata la tesi ritornò a Napoli e quattro anni dopo, nel 1960, diventò professore ordinario di aerodinamica all’Università di Napoli, in cui dal 1960 al 1977 fu anche direttore dell’Istituto di aerodinamica Umberto Nobile.
Il 13 giugno 1961 sposò Liliana Boccolini; il 1° aprile 1962 nacque la figlia Clementina, il 13 giugno 1963 la figlia Alba e il 15 settembre 1964 il figlio Fernando Flavio.
In questa fase gli interessi di Napolitano si ampliarono andando oltre l’aerodinamica e la gasdinamica, conducendo indagini di acustica, di scienze della vita, di fisica dei fluidi, rivelando di quest’ultima alcune proprietà sconosciute e sulle quali si sarebbero poi concentrate le sue ricerche nelle condizioni spaziali di microgravità. Gli studi condotti con Ferri gli garantirono notorietà scientifica e nel 1965 venne invitato a tenere un ciclo di lezioni all’Università della California a Berkeley. Due anni dopo diventò docente alla Sorbona di Parigi, collaborando in particolare con Marcel Barrère dell’ONERA (Office national d’études et de recherches aérospatiales), uno dei maestri francesi della propulsione a razzo. Tenne successivamente lezioni sullo strato limite in volo ipersonico anche al Von Karman Institute di Bruxelles. Dal 1966 al 1968 fu presidente della IAF (International astronautical federation), primo italiano eletto a questo vertice mondiale dell’esplorazione cosmica. Dal 1970 al 1974 fu direttore del Dipartimento di meccanica dei fluidi del CISM - International centre for mechanical sciences di Udine e nel 1972 venne eletto per la seconda volta presidente della IAF, rimanendovi per altri due anni. Di nuovo tornò a insegnare all’estero nel 1974, con una cattedra all’École nationale supérieure de mécanique et d’aérotechnique di Poitiers, in Francia. Intanto approfondì gli studi di fisica dei fluidi in ambiente spaziale e nel 1979 diventò segretario generale dell’ELGRA (European low gravity research association) che contribuì a creare e della quale nel 1981 venne eletto presidente, rimanendo in carica fino al 1986. Dal 1983 al 1991 riassunse la carica di direttore dell’Istituto di aerodinamica Umberto Nobile.
In questo arco di tempo condusse esperimenti importanti a bordo dello Spacelab dell’ESA (European space agency), trasportato dallo shuttle della NASA: durante i voli orbitali delle missioni Spacelab-1 (STS-9 Columbia), del 1983, e Spacelab D-1 (STS-61-A Challenger), del 1985, con il suo strumento Fluid physics module dimostrò il comportamento dell’effetto Marangoni, che permette in assenza di gravità la costruzione «di ponti liquidi considerevolmente più alti che sulla Terra» (Marangoni convection in space microgravity environments, in Science, vol. 225 [13 July 1984], pp. 197 s.), un fenomeno prezioso ai fini dello sfruttamento delle condizioni spaziali per produrre nuovi materiali.
Organizzò poi una serie di Columbus Symposiums nei paesi europei per esplorare le nuove possibilità finalizzate alle ricerche che si sarebbero condotte sul modulo Columbus, l’elemento dell’ESA agganciato in permanenza alla stazione spaziale internazionale ISS. Per incrementare l’attività di ricerca in Italia fondò a Napoli, unendo gli interessi dell’Università di Napoli e della società Alenia Spazio, il MARS (Microgravity advanced research and support center). Nel 1990 l’Accademia nazionale dei Lincei lo nominò socio.
In parallelo Napolitano si impegnò a livello sociale proponendo e lavorando alla costituzione del MIT (Mediterranean institute of technology), nell’ambito di un parco tecnologico dove università e industrie avrebbero dovuto unire le loro possibilità per stimolare lo sviluppo economico del Meridione. In questo ruolo diventò presidente del comitato scientifico di Innovare e si batté fortemente per la costituzione del Centro italiano ricerche aerospaziali (CIRA), a Capua, di cui diventò presidente all’inizio di luglio 1991.
Morì improvvisamente il 23 luglio 1991, a Estes Park, in Colorado, dove si era recato per un meeting con la NASA del gruppo dei paesi utilizzatori della stazione spaziale (Space station users panel) dell’ESA, la cui presidenza gli era stata affidata appena un mese prima.
Per l’elenco degli scritti di Napolitano, cfr. L. N., gli scritti, Istituto di aerodinamica Umberto Nobile, Università di Napoli, 1992; Scritti di L.G. N., in G. Caprara, Lo spazio, il quarto ambiente. Storia di L.G. N. pioniere della microgravità, Milano 2010, pp. 113-162.
Fonti e Bibl.: NASA-ESA, STS-9 Spacelab 1. Press kit, November 1983; Spacelab Mission 1 experiment descriptions, NASA-Marshall Space Flight Center, Huntsville, Alabama, 1978; The Spacelab experience, in Science, vol. 225 (13 July 1984), pp. 163-234; G. Seibert, Short summary of the main results from the first Spacelab mission in the microgravity research disciplines (selected results), ESA 17-1-1985; Il regno del possibile. Analisi e prospettive per il futuro di Napoli, a cura di Studi Centro Storico Napoli, Milano 1986, ad ind.; R. Lord, Spacelab. An international success story, Washington 1987,passim; Science in orbit, the shuttle & spacelab experience: 1981-1986, NASA-Marshall Space Flight Center, Huntsville, Alabama, 1988; G. Caprara, L’Italia nello spazio, Roma 1992,passim; Spacelab, 1983-1993: ten years experience in cooperative manned space activities. Proceedings from the CEAS European Forum, October 1993, Florence, Italy, Washington 1993; G. Caprara, Abitare lo spazio, Milano 1998,passim; J. Krige - A. Russo - L. Sebesta, A history of the European Space Agency, 1958-1987, Noordwijk 2000,passim; G. Caprara, Era spaziale, Milano 2007,passim; Id., Lo spazio, il quarto ambiente. Storia di L.G. N. pioniere della microgravità, cit.; Id., Dallo spazio alla Terra, Milano 2011.