Ghirri, Luigi
Fotografo, nato a Scandiano (Reggio nell'Emilia) il 5 gennaio 1943, morto a Reggio nell'Emilia il 14 febbraio 1992. Intrapresa l'attività fotografica a Modena nel 1971, in sintonia con la poetica degli artisti concettuali, la ricerca di G. si è rivolta, fin dagli esordi, alla creazione di immagini che si fissano sul rapporto dialettico tra realtà e finzione come testimoniano Kodachrome e Atlante, ricerche portate a compimento dall'autore nel 1973.
Le immagini di G. restituiscono e interpretano un universo visto come insieme di geroglifici e, all'interno di un processo che lo stesso autore ha ironicamente definito 'strip-tease intellettuale', finiscono per tracciare una nuova e straordinaria geografia. Ironia, trompe l'oeil, Kitsch, sono gli ambiti prediletti dal lavoro di G. che espone, avvalendosi della specifica frammentarietà del mezzo fotografico, paradossi e fantasmi della civiltà dell'immagine.
Dell'inizio degli anni Ottanta è la raccolta Topographie-Iconographie, in cui soggetto e composizione rinviano a significati che si rivelano distanti e sono spesso ironicamente stridenti. Nel 1989 ha realizzato una serie di immagini nello studio del pittore G. Morandi, che rievocano l'atmosfera delle sue tele. Vedi tav. f.t.
bibliografia
La Photographie créative, Catalogue par J.-C. Lemagny, Paris 1984.
L. Ghirri, Vista con camera, 200 fotografie in Emilia Romagna, a cura di P. Ghirri, E. Taramelli, Milano 1992.