LECHI, Luigi
Patriota ed erudito, nato a Brescia il . 13 dicembre 1786, morto ivi il 13 dicembre 1867. Fratello di Giuseppe (v.), studiò medicina, ma non esercitò la professione, preferendo dedicarsi agli studî storici. Compromesso nei moti rivoluzionarî lombardi del 1821, fu arrestato, ma dopo un anno di prigionia, per essersi sempre mantenuto negativo, fu rilasciato. Nel 1845 pubblicò la traduzione della storia della filosofia greca di Diogene Laerzio e nel 1847 un saggio sulla melometria nei canti biblici. Fu presidente dell'Ateneo bresciano dal 2 gennaio 1848, nel quale anno, sollevatasi la Lombardia contro la dominazione austriaca, fu capo del governo provvisorio della sua città natale. Dovette esulare in Piemonte dopo i rovesci della guerra, ma nel 1849 gli fu concesso di tornare a Brescia, dove attese agli studî storici, frutto dei quali fu un erudito saggio sulla topografia bresciana del sec. XV. Il 29 febbraio 1860 fu nominato senatore del regno.