Lo Cascio, Luigi
Lo Càscio, Luigi. – Attore (n. Palermo 1967). Diplomatosi all’Accademia nazionale d’arte drammatica nel 1992, svolge un’originale e costante attività teatrale, già avviata da tempo anche con compagnie siciliane. Si afferma subito nel cinema con l’intensa interpretazione (che gli vale il David di Donatello) di Peppino Impastato ne I cento passi (2000) di M. T. Giordana. Con un’altra prova significativa – per Luce dei miei occhi (2001) di Giuseppe Piccioni – vince la Coppa Volpi al Festival di Venezia. È uno psichiatra di fede basagliana ne La meglio gioventù (2003) di Giordana, un brigatista in Buongiorno, notte (2003) di Marco Bellocchio, un piccolo mafioso ne Il dolce e l’amaro (2007) di Andrea Porporati, un militante risorgimentale in Noi credevamo (2010) di Mario Martone, che, con i primi citati, costituiscono i suoi ruoli più significativi. È interprete di grande rigore, dotato di uno sguardo magnetico e di una voce assai ben educata e profonda, qualità che in anni recenti ha posto di nuovo al servizio del teatro, con progetti propri, quali Nella tana (2005, da Kafka), o di altri (Il silenzio dei comunisti, 2006, regia di Luca Ronconi). Ha da poco esordito alla regia.