Cavalli-Sforza, Luigi Luca
Genetista, nato a Genova il 25 gennaio 1922. Laureatosi in medicina a Pavia nel 1950, dopo un periodo di studio a Cambridge e di insegnamento e ricerca a Parma e a Pavia si è trasferito alla School of Medicine della Stanford University, dove insegna genetica dal 1970. Dal 1994 lavora presso il laboratorio del CNR di genetica molecolare a Porto Conte (Alghero), attività che conduce parallelamente all'insegnamento a Stanford. Annovera svariati riconoscimenti internazionali ed è membro fra l'altro dell'Accademia nazionale dei Lincei (1991) e della Royal Society (1992).
Le sue ricerche di genetica umana si sono sempre caratterizzate fin dai primi anni Settanta per l'impiego di metodi matematici e statistici, come per un'ampia collaborazione con altri studiosi e una grande apertura interdisciplinare. Il principio che la dimensione della diversità genetica fra i vari gruppi umani sia proporzionale al tempo trascorso dal momento della separazione dal precedente gruppo di appartenenza è stato a fondamento della sua ricerca sul campo che ha prodotto in particolare una ricostruzione dell'evoluzione umana tramite centinaia di mappe che ne seguono e descrivono i percorsi producendo un vero e proprio albero genetico. Tale ricostruzione propone una evoluzione sia culturale che biologica della specie umana che prende a diversificarsi a partire da un primo centro di irradiazione individuato nell'Africa equatoriale; le diverse migrazioni avrebbero provocato un progressivo diversificarsi di culture ed etnie, fino all'assetto attuale descritto in un vero e proprio 'atlante dell'uomo'. Le diversità etniche sarebbero analoghe alle diversità linguistiche e culturali e non avrebbero perciò forti connotazioni razziali, sarebbero legate alle diverse condizioni climatiche, al progresso tecnologico, all'allontanamento geografico e avrebbero valenze minori delle diversità tra gli individui di una stessa etnia.
Tra i suoi scritti si segnalano: Analisi statistica per medici e biologi (1961, 1992³); Introduzione all'impiego dei calcolatori in genetica umana, in La ricerca scientifica, 1968, pp. 13-16; The genetics of human populations (in collab. con W.F. Bodmer, 1971); Introduzione alla genetica (1976); Genetics, evolution and man (in collab. con W.F. Bodmer, 1976; trad. it. 1997); Cultural transmission and evolution. A quantitative approach (in collab. con M.W. Feldman, 1981); The neolithic transition and the genetics of populations in Europe (in collab. con A.J. Ammerman, 1984); Chi siamo. La storia della diversità umana (in collab. con F. Cavalli-Sforza, 1993); The history and geography of human genes (in collab. con P. Menozzi, A. Piazza, 1994; trad. it. Storia ed evoluzione dei geni umani, 1998); Genes, peuples et langues (1996; trad. it. 1996).