MAGNI, Luigi
Regista cinematografico, nato a Roma il 21 marzo 1928. Affascinato dalle consuetudini e dagli umori antichi della sua città, M. ha ricavato da tale denso repertorio municipale motivi di spettacolo che, con robusto istinto per la costruzione drammaturgica, ha trasformato senza fatica in ben articolati copioni teatrali (ha collaborato con S. Garinei e P. Giovannini in Rugantino, 1962, e in Ciao, Rudy, 1966; ha scritto Il giorno della tartaruga, 1964; La commedia di Gaetanaccio, 1978; La santa sulla scopa, 1986). Nella sua varia produzione cinematografica e televisiva le cornici storiche che lo attraggono possono essere la contemporanea (Faustina, 1968, storia di una romana di pelle nera) o la classica (Scipione detto anche l'Africano, 1971; Secondo Ponzio Pilato, 1987); ma ha dimostrato di prediligere la storia degli ultimi anni del dominio papale e borbonico (Nell'anno del Signore, 1969; In nome del Papa Re, 1977; Arrivano i bersaglieri, 1980; O' Re, 1989; In nome del popolo sovrano, 1990).
La Roma di M., al di là di certi suoi propositi polemici bonariamente antipapalini e di una vena amara che affiora in capricci o fantasie storiche di agile scrittura, ha poco d'inquietante; la città non è il palcoscenico sul quale si confrontano senza quasi combattersi culture divaricanti, generando un'ansia metropolitana che divora la cultura del rione o della borgata: più che un elemento di natura o di storia, essa resta poco più di un fondale, inserito nel quadro col gusto di un avveduto paesaggista per una recita di figurine piacevoli che, per i loro detti salaci o sentenziosi, si servono di un sodo vernacolo. Se affidate ad attori che aderiscono al modo di sentire del regista (A. Sordi, N. Manfredi, J. Perrin), esse risultano comunque personaggi di tersa e attendibile vivacità. Pur datando alcune delle proprie ricostruzioni, M. sembra prediligere una società senza tempo fondata su amabili abitudini e solidi benché elementari sentimenti, quasi che, come suggeriscono le pagine impacciate di La via dei babbuini (1974), egli fosse tentato dal mito del buon selvaggio. Un colorito ritratto di s. Filippo Neri M. offrì in State buoni se potete (1983).
Bibl.: Attualità cinematografiche 1973, a cura di L. Bini, Milano 1974; Attualità cinematografiche 1974, ivi 1975; Attualità cinematografiche 1978, ivi 1979; Attualità cinematografiche 1981, ivi 1982; T. Kezich, Il millefilm, ivi 1977; Id., Il centofilm (1977-1978), ivi 1978; G. Grazzini, Cinema '80, Roma-Bari 1981; Id., Cinema '83, ivi 1984; Id., Cinema '88, ivi 1989; Id., Cinema '89, ivi 1990; F. Bolzoni, La barca dei comici, Roma 1986.