Giurista italiano (Gallarate 1852 - Milano 1915); insegnò diritto e procedura penale nell'univ. di Pavia (1889-94), dove successe al maestro A. Buccellati. Fu seguace delle nuove correnti del diritto penale. Avvocato insigne, scrisse l'ultima parte del vol. VII del Codice di procedura penale commentato da G. Borsani e L. Casorati; ma la sua opera maggiore è il Commento al codice penale italiano (2 voll., 1890-94; 3a ed. 1911). Deputato di Milano per la 21a legislatura, militò nell'ala destra del Partito socialista. Collaborò all'elaborazione del codice di procedura penale del 1913. Fu acceso interventista.