D'ALBERTIS, Luigi Maria
Naturalista e viaggiatore ligure, nato a Voltri il 21 novembre 1841, morto a Sassari il 2 settembre 1901. Non compì studî regolari; seguì Garibaldi in Sicilia. Appassionato cacciatore, nel 1871 si unì a Odoardo Beccari, insigne maestro, per un'esplorazione geografica e naturalistica nell'ancora quasi sconosciuta Nuova Guinea. Raggiunta a stento da Amboina (Molucche) la costa occidentale dell'isola (aprile 1872), avviarono prima di qui qualche escursione verso l'interno, poi dalla costa N. il D'A. riuscì a salire per gran tratto i Monti Arfak. Le febbri violente lo obbligarono a un rapido ritorno in Europa, ma alla fine del 1874, ripartito con un amico genovese (che il clima avverso costrinse in breve al rimpatrio), lo vediamo da Somerset in Australia (Stretto di Torres) preparare una nuova spedizione che mette la sua base nell'isola di Yule sulla costa E. del Golfo dei Papua. Dopo alcune fortunate escursioni verso l'interno, aggregatosi a un'altra spedizione preparata dalla missione di Somerset, naviga per la prima volta il corso inferiore del Fly, che si rivela uno dei massimi fiumi dell'isola. L'anno dopo (1876) ottiene dal governo della Nuova Galles del Sud la scialuppa a vapore Neva per una nuova esplorazione del Fly, che questa volta egli risale da solo per 800 km. fin nel cuore dell'isola in vista della gran catena ch'egli denomina da Vittorio Emanuele. Un'altra esplorazione sul fiume condotta per sei mesi nel 1877 non riesce, per ostacoli di natura e ostilità degl'indigeni, a raggiungere la meta dell'anno innanzi: onde il D'A. ormai stanco si riconduce in Italia, a preparare la relazione dei proprî viaggi e a ordinare le copiosissime raccolte. Le splendide collezioni ornitologiche sono ora al Museo Civico di Genova, le antropologiche a quello antropologico di Firenze. Il D'A. visse poi solitario a Genova o a Roma e negli ultimi anni a Sassari, consacrando il più del suo tempo appassionatamente alla caccia. Lasciò nome di esploratore abile e ardito, di ricercatore e d'osservatore acutissimo, quantunque alieno dalle pazienti analisi a tavolino. Sua opera principale, uscita in italiano e in inglese nel 1881: Alla Nuova Guinea: ciò che ho veduto e ciò che ho fatto.
Bibl.: D. Vinciguerra, Boll. della Soc. geogr. ital., ottobre 1901; A. Issel, Naturalisti e viaggiatori liguri nel sec. XIX, Roma 1913.