MAZZOLDI, Luigi
Gazzettiere italiano ai servigi dell'Austria, nato a Botticino Sera (provincia di Brescia) il 21 settembre 1824, morto a Trieste l'8 gennaio 1861. Nel 1845 fu condannato a Brescia a due anni di carcere per aver falsificato licenze di caccia e passaporti, essendo alunno in quel commissariato di polizia. Dopo le Cinque Giornate fondò in Brescia un giornaletto, La Vittoria, in cui calunniò i membri di quel governo provvisorio; e dopo i rovesci delle armi piemontesi, rimase alcun tempo colà, poi andò in Piemonte, dove seppe insinuarsi nella fiducia del partito democratico collaborando in periodici estremisti. Bandito da Torino, andò a Capolago, addetto alla tipografia dei Repetti, poi tornò a Brescia, dove nel marzo del 1850 fondò La Sferza, ossequente al governo austriaco. Nel 1857 si trasferì a Venezia col suo periodico, associandosi a P. Perego e colà continuò nelle sue diatribe contro il governo piemontese. Due anni dopo trasportò La Sferza a Trieste, sempre avversando le aspirazioni italiane.
Bibl.: G. Solitro, Due famigerati gazzettieri dell'Austria, L. M. e P. Perego, Padova 1929.