MORETTI, Luigi
Architetto, nato a Roma il 2 gennaio 1907, morto ivi il 14 luglio 1973. Si laureò nel 1929 presso la Scuola superiore di Architettura, con una tesi che vinse il premio Valadier, e fino al 1932 lavorò come assistente nella stessa scuola. Esordì a ventisei anni, progettando a Roma la Casa della Gioventù del Littorio di Trastevere, quindi, nel 1934, la Casa delle Armi al Foro Mussolini. Con queste due opere, dalla inconfondibile monumentalità moderna, M. si distacca dal linguaggio architettonico del razionalismo, pur presente nel suo lavoro, per sperimentare scelte linguistiche diverse e autonome, liberamente collegate a valenze della tradizione classica.
Nel 1938 M. vinse, ex aequo, il concorso per la Piazza Imperiale dell'E42, l'esposizione universale che avrebbe dovuto aver luogo nella capitale. Presentò un progetto in stile dorico greco, che gli valse l'accusa di opportunismo nei confronti delle direttive accademiche del regime; in realtà si tratta di un'architettura che mostra piuttosto la volontà di meravigliare, di sfidare la congruenza delle forme storiche. L'esito del concorso fu fallimentare; nel secondo grado M. era anche responsabile della progettazione del teatro, la cui costruzione venne bloccata al momento della posa delle fondazioni. Nel dopoguerra riprese l'attività nonostante le serie difficoltà che gli derivavano dalla sua convinta adesione al fascismo. A Milano, negli anni 1948-53, realizzò alcuni interventi residenziali, tra cui le case albergo di via Corridoni e di via Lazzaretto e il complesso di abitazioni e uffici in corso Italia, segnati da originali composizioni a volumi semplici, distinti e contrapposti.
A Roma la palazzina detta ''Il Girasole'', del 1950, è l'esempio più maturo di un canone compositivo che, mediante continue interruzioni, trasforma l'involucro in una forma viva. La villa La Saracena, costruita nel 1954 sul litorale laziale, a Santa Marinella, rappresenta il momento culminante di questa poetica del vitalismo delle forme. Dopo i piani urbanistici e i progetti edilizi del quartiere CEP ''Stadio La Rosa'' di Livorno (1958, con P. Barucci, G. Bellucci e R. Fagnoni), e del Villaggio Olimpico di Roma (1958-60, con A. Libera, A. Luccichenti, V. Monaco, V. Cafiero e I. Guidi), che vinse il premio INARCH 1961 per la migliore realizzazione nel Lazio, alla fine degli anni Cinquanta avviò gli studi preparatori per il complesso residenziale Watergate a Washington (D.C., USA, 1960-63). M. scelse per quest'intervento una forma unitaria, plasmando gli edifici secondo una matrice concava, che genera tre esedre aperte sul fiume Potomac. Un'altra occasione di rilievo in terra americana si presentò a M. nel 1961, quando ricevette l'incarico di progettare (con P. L. Nervi) la Stock Exchange Tour di Montreal, finita nel 1967, elegante grattacielo dalle fronti tripartite lievemente bombate.
Nuovamente a Roma, nel 1963-64, M. realizzò all'EUR (in collaborazione con V. Ballio Morpurgo, G. Quadarella e G. Santoro) la sede degli uffici della Società Esso e il palazzo della Società Generale Immobiliare che, nella loro raffinata semplicità volumetrica, costituiscono una sorta di porta urbana al quartiere. Seguirono il ponte della metropolitana sul Tevere (1965) e il parcheggio sotterraneo a Villa Borghese (1966). Fra le ultime opere di M. nella capitale, terminate dopo la sua morte, sono da ricordare le originali palazzine per uffici in via Luisa di Savoia: due gabbie di vetro su pilastri, sovrastate da bizzarre modanature curvilinee.
Gli interessi culturali di M. non investono soltanto l'architettura, ma si estendono all'urbanistica, al territorio, all'arte contemporanea, alla critica. Nel 1950 fondò la rivista Spazio, che diresse fino al 1952, con l'intento di creare un collegamento fra le diverse espressioni artistiche, dall'architettura fino al cinema e al teatro. Nel 1957 ricevette il premio nazionale di architettura del presidente della Repubblica e fondò l'Istituto di Ricerca Matematica e Operativa per l'Urbanistica (IRMOU) che si occupa di ricerche volte all'applicazione di teorie matematiche nella progettazione. Membro nazionale dell'Accademia di San Luca nel 1960, vinse il premio Feltrinelli dell'Accademia dei Lincei nel 1968; ottenne numerosi riconoscimenti anche a livello internazionale, fra cui la nomina (1961) a membro ad honorem dell'American Institute of Architects (AIA). Disegni e progetti di M. sono depositati a Roma presso l'Archivio centrale dello stato. Vedi tav. f.t.
Bibl.: R. Bonelli, Moretti, Roma 1975; L. Santuccio, Luigi Moretti, Bologna 1986; Parametro, 154 (1987); L. Finelli, La promessa e il debito. Architetture 1926-1973, Roma 1989; R. Capomolla, Alcune osservazioni sulla Casa della GIL a Trastevere di Luigi Moretti, in AA. VV., 150 anni di costruzione edile in Italia, ivi 1991.