PASQUALIGO, Luigi
Gentiluomo veneziano, di cui nulla si sa se non forse quanto si può raccogliere da certe sue Lettere amorose, più volte stampate anonime (1ª ed., Venezia 1563), ma dal 1570 in poi col nome dell'autore. Esse parvero ad alcuni un romanzo; secondo altri, invece, sarebbero la storia vera di una passione del P. Comunque stiano le cose, esse non mancano di attrattiva per una certa modernità di sentimento. Il P. compose pure una favola pastorale, Gl'Intricati (Venezia 1581) e una commedia, Il Fedele, che fu tradotta in latino, in inglese e in francese.
Bibl.: A. Albertazzi, Romanzieri e romanzi del Cinquecento e del Seicento, Bologna 1891; G. Creizenach, De Abrahami Fransi comedia, in Stromata in honorem Casimiri Morawski, Cracovia 1908, p. 217 segg.; W. Keller e G.C. Moore Smitz, in The modern language Review, III, ii, p. 177 segg.; T. M. Parrott, The authorship of two Italian gentleman, in Modern Philology, XIII (1915), n. 5.