PORTA, Luigi
Chirurgo, nato a Pavia il 4 gennaio 1800, morto ivi il 9 settembre 1875. Laureatosi nel 1822, si perfezionò per tre anni a Vienna in chirurgia avendo meritato un posto di pensionato. Tenne dal 1829 al 1832 l'ufficio di chirurgo degli esposti e delle partorienti di S. Caterina in Milano. Nel giugno 1832, per concorso, ottenne la cattedra di anatomia clinica chirurgica ed operazioni dell'università di Pavia, divenuta poi cattedra di clinica chirurgica, e la tenne fino al giugno 1875.
Gli diede fama soprattutto l'opera Delle alterazioni patologiche delle arterie per la legatura e la torsione (Milano 1845), nella quale dettò nozioni fondamentali sullo sviluppo del circolo collaterale dopo legatura delle arterie, e sulla cicatrizzazione delle ferite arteriose. Portò notevoli innovazioni nella tecnica chirurgica e in particolare nella cura del gozzo, nella quale introdusse la legatura delle arterie tiroidee per ottenere l'atrofia del tumore, e la pratica dello "snocciolamento" dei nodi strumosi, che è poi divenuta la classica enucleazione. Notevole al riguardo la monografia: Delle malattie e delle operazioni della ghiandola tiroide (Milano 1849). Sono inoltre da ricordare il volume Della litotrizia (Milano 1859), le memorie sulla cloroformizzazione (1852), sulle fratture del femore (1853), sull'autoplastica (1865), sulla varice aneurismatica (1867), sulla cura radicale delle varici col metodo delle iniezioni endovenose di cloralio (1873), ecc. Si deve a lui la fondazione in Pavia di un ricco museo anatomo-chirurgico (Museo Porta).
Bibl.: G. Aperlo, Nel 50° anniversario della morte di L. P., in La clinica chirurgica, n. s., I (1925), p. 208.