Critico letterario (Delia 1892 - Marina di Pietrasanta 1961); allievo della Scuola Normale Superiore di Pisa (1919-14), prof. universitario dal 1927, insegnò letteratura italiana nell'univ. di Pisa; direttore della Scuola Normale (1943, 1944-48), socio nazionale dei Lincei (1946). Partito dall'insegnamento crociano, da lui propugnato e rivissuto con estremo vigore anche polemico e con fervido impegno morale, giunse all'affermazione della necessità di considerare ogni fatto letterario alla luce della sua piena storicità, che assorbe in sé anche il giudizio strettamente estetico. Tra le sue numerose opere vanno ricordate: Metastasio (1915); Giovanni Verga (1919); Salvatore Di Giacomo (1921); I narratori (1923); Francesco De Sanctis e la cultura napoletana (1928); Problemi di metodo critico (1929); Elogio della polemica (1933); La critica letteraria contemporanea (3 voll., 1942-43); Machiavelli (1945); Ritratti e disegni storici (4 voll., 1946-51); Storia della letteratura italiana (vol. I, 1957); Carducci senza retorica (1957); Il tramonto del letterato (raccolta di saggi, 1960). Notevoli i suoi commenti a Boccaccio, Machiavelli, Manzoni, Foscolo e Leopardi. Diresse le riviste Leonardo (1925-29) e Nuova Italia (1930-31); fondò nel 1946 la rivista Belfagor.