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SANTUCCI, Luigi

di Giuseppe Antonio Camerino - Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1981)
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SANTUCCI, Luigi

Giuseppe Antonio Camerino

Scrittore, nato a Milano l'11 novembre 1918. Il suo esordio come saggista (nel 1942 pubblica Folgore da San Gimignano e Limiti e ragioni della letteratura injantile, rielaborato nel 1950 col titolo La letteratura infantile) non gli preclude la più importante attività di narratore che inizia subito dopo la guerra di liberazione (durante la quale era scampato in Svizzera per timore di persecuzioni e, dopo il ritorno in Italia, aveva dato vita al periodico clandestino L'Uomo). Nel 1946 appaiono le prose di Misteri gaudiosi (ripubblicate nel 1954 nel volume L'imperfetta letizia). Nel 1947 ottiene il premio Mondadori col suo primo romanzo In Australia con mio nonno, storia di un giovane che fa un viaggio col nonno assertore della metempsicosi. È una narrazione filosofica e fiabesca al tempo stesso, in cui si avvertono intenti satirici e umoristici e l'eco della letteratura settecentesca e volteriana. Il gusto umoristico dello scrittore è confermato con maggiore evidenza nella raccolta di dieci racconti Lo zio prete (1951; premio Marzotto 1952) in cui emerge, chiaramente derivata dalla tradizione lombarda, l'abilità linguistica dell'autore (che non esita a ricorrere a lemmi di origine culta o caduti in disuso). Dopo alcuni anni di silenzio, S. pubblica nel 1963 la raccolta Leggende cristiane e il romanzo Il velocifero, storia di una famiglia milanese di fine Ottocento nella cui fitta trama, però, si denotano talvolta discontinuità e squilibri tra fatti principali ed eventi accessori. Un risultato più persuasivo invece lo scrittore presenta con Orfeo in paradiso (1967, premio Campiello), anche perché la componente cerebrale e letteraria della sua scrittura non è più predominante. S. si rivela definitivamente narratore realista e surrealista al tempo stesso: il viaggio a ritroso nel tempo da parte del protagonista, fino a immaginare sua madre bambina, è un viaggio verso le sue origini lontane nel tentativo di decifrare le ragioni sentimentali e spirituali della sua esistenza. Del resto, proprio in questo periodo S. compone le liriche in morte di sua madre che vedono la luce, col titolo Se io mi scorderò, nel 1969 (anno in cui appare anche Volete andarvene anche voi?, una vita di Cristo sui generis, originalmente rivissuta in rapporto alle proprie tensioni religiose). Due anni dopo appare Non sparate sui narcisi, romanzo che vorrebbe interpretare ansie e inquietudini delle nuove generazioni, ma che finisce per indulgere a una dimensione fiabesca e allegorica. Nel 1973 appare Come se, opera in cui S. sembra imprimere una svolta al suo cristianesimo: il rapporto vita-morte sembra superato attraverso una concezione globale della fede e dell'amore (visibili persino nell'unione fisica tra due esseri), mentre l'attenzione all'elemento musicale sottolinea le venature mistiche e irrazionalistiche evidenti nel romanzo. Ultimamente nel Mandragolo (1979) sono sintetizzati i maggiori temi di S., in particolare il motivo, religioso per eccellenza, del rapporto vita-morte. Oltre ad alcune opere in collaborazione con altri e alla traduzione di due libri di De Rougemont e di Epistole cattoliche di s. Pietro, a S. si devono anche lavori teatrali (i drammi sacri Chiara, 1955, e L'angelo di Caino, 1956; l'atto unico Un buco nel presepio, 1953; la commedia Ciò che avete in più datelo ai ricchi, 1965, e due commedie in dialetto milanese, L'arca di Noè e Noblesse oblige, rappresentate a Milano rispettivamente nel 1964 e nel 1966), il racconto Il diavolo in seminario (1955), nonché alcuni saggi (Collodi, 1961, Donne alla mola, 1965, Cantico delle cose di Papa Giovanni, 1968) e le prose di Prossimo tuo (1963) e Alleluia e altre prose natalizie (1966). Autore di un libro di poesie per l'infanzia (Poesie con le gambe corte, 1966), S. ha pure curato l'antologia Poesie alla madre (1967).

Bibl.: B. Croce, in La critica, 20 nov. 1942; M. Apollonio, in Illustrazione Italiana, dic. 1946; A. Romanò, in Il popolo, 13 ott. 1947; E. Falqui, in Novecento letterario, VI, Firenze 1961, e in Il Tempo, 7 sett. 1967 e 24 febbr. 1970; G. Bàrberi Squarotti, in La narrativa italiana del dopoguerra, Bologna 1965; C. Bo, in Corriere della Sera, 11 giugno 1967, 5 febbr. 1970 e 24 febbr. 1974; M. Corti, in Il Giorno, 17 dic. 1969; E. Travi, in Dizionario critico della letteratura italiana, Torino 1973; M. Grillandi, in Letteratura italiana. I contemporanei, V, Milano 1974; F. Giannessi, in Il Giorno, 24 febbr. 1974; G. Cristini, Invito alla lettura di Santucci, Milano 1976; G. Manacorda, Storia della letteratura italiana contemporanea (1940-1975), Roma 1977.

Vedi anche
La Càpria, Raffaele La Càpria, Raffaele. - Scrittore italiano (n. Napoli 1922). Autore tra i più significativi del secondo Novecento italiano, ha al suo attivo una vasta produzione di narratore e di saggista. Nel suo romanzo più noto, Ferito a morte (1961, premio Strega), un'ardita sperimentazione viene adibita alla rappresentazione ... Arbasino, Alberto Scrittore, giornalista e critico italiano (n. Voghera, Pavia, 1930). Di formazione giuridica, negli anni Sessanta aderì alla neoavanguardia (Gruppo 63), dando inizio a una feconda carriera letteraria come romanziere, saggista e poeta e improntando tutte le sue opere di un profondo e costante impegno ... Siciliano, Enzo Scrittore e critico italiano (Roma 1934 - ivi 2006); collaboratore di riviste e quotidiani (L'Espresso, Corriere della sera, La Repubblica); direttore (1972-2006) della rivista Nuovi Argomenti, dove raccolse le più giovani generazioni di scrittori; dal 1995 al 2000 direttore del Gabinetto scientifico-letterario ... Chiara, Piero Scrittore italiano (Luino 1913 - Varese 1986); dopo una avventurosa giovinezza, culminata nell'espatrio in Svizzera per sfuggire a una condanna del tribunale speciale fascista, venne precisando i termini di una vocazione letteraria originariamente piuttosto inclinata alla poesia e alla rivendicazione ...
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  • STORIA DELLA LETTERATURA ITALIANA
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    Valentina Puleo – Nacque a Milano l’11 novembre 1918 da Alessandro e da Emma Pera, unico figlio di una famiglia dell’alta borghesia con ascendenze aristocratiche. Conseguita la maturità classica presso l’istituto Leone XIII (1937), si iscrisse a lettere moderne all’Università cattolica, dove si laureò ...
  • Santucci, Luigi
    Enciclopedia on line
    Scrittore italiano (Milano 1918 - ivi 1999). Esponente di quella narrativa cattolica che in Italia conobbe scarsa fortuna, ha messo in mostra nei suoi romanzi (In Australia con mio nonno, 1947; Il diavolo in seminario, 1955; Il velocifero, 1963; Orfeo in Paradiso, 1967; Volete andarvene anche voi? Una ...
Vocabolario
lüigi
luigi lüigi s. m. [dal nome proprio Luigi; fr. louis]. – 1. Moneta d’oro, del valore di 10 lire, coniata in Francia nel 1640 per ordine di Luigi XIII, con il busto del sovrano al dritto e una croce formata da 8 L addossate e coronate al...
beato lüigi
beato luigi beato lüigi locuz. usata come s. m. – Nome delle monete d’argento di mezzo ducatone (4 lire e 80 soldi) e di un quarto di ducatone (2 lire e 40 soldi) fatte coniare nel 1626 da Vincenzo II Gonzaga duca di Mantova, nel rovescio...
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