SPAZZAPAN, Luigi
Pittore, nato il 18 aprile 1889 a Gradisca, morto a Torino il 18 febbraio 1958. Seguì i corsi delle Scuole Reali di Gorizia. Probabilmente al periodo 1911-13 risale un soggiorno a Vienna. Nel 1914 era arruolato nell'esercito austro-ungarico; successivamente disertò e raggiunse l'Italia (1919). Ha insegnato disegno nelle scuole medie di Idria. Nel 1923 abbandonò l'insegnamento per dedicarsi interamente all'arte. A Gorizia frequentava musicisti, poeti e pittori d'avanguardia. Nel 1928 si trasferì a Torino. Conobbe i pittori del gruppo dei "Sei" e si avvicinò al gruppo del "Selvaggio" (Mucci, Zeglio, I. Cremona). Nel 1932 espose a Parigi con F. Menzio, E. Paulucci e C. Levi. Nel 1939 tenne una personale a Parigi alla Galerie Albert. Nel 1954 venne incaricato della cattedra di decorazione nella scuola d'arte di Modena; nel 1956 della stessa cattedra al Liceo Artistico di Torino.
Dotato di un pungente istinto disegnativo e di un vivace senso del colore, dipinse, fino al 1955 circa, in termini di un post-impressionismo nervosamente abbreviato, vitalizzato da un'inquieta carica espressionista. talvolta introducendo angolose stilizzazioni, che si rifanno alla sua originaria cultura cubista e futurista. Dopo il 1955, la sua pittura ha subìto una radicale svolta in senso astratto e informale, documentata nella retrospettiva postuma allestita dalla Biennale di Venezia nel 1960. Tra le altre esposizioni S. aveva partecipato anche alla XXV (1950), XXVII (1954) e XXVIII (1956) Biennale. Sue opere si conservano in molte collezioni private soprattutto a Roma e a Torino e in qualche pubblica galleria (Museo civico di Torino. ecc.). Vedi tav. f. t.
Bibl.: L. Venturi, Spazzapan, Torino 1960; L. Carluccio, Spazzapan, Torino 1960; G. Marchiori, L. S., Torino 1960; N. Ponente, Peinture moderne. Tendances contemporaines, Ginevra 1961, pp. 122-23, 202-203 e passim.