BELGRANO, Luigi Tommaso
Nato a Genova il 2 febbraio 1838, morto improvvisamente il 26 dicembre 1895, fu, con Cornelio Desimoni e altri valorosi, rinnovatore della storiografia ligure. Archivista dapprima e insegnante in scuole private, poi professore di storia all'università, direttore della civica biblioteca Berio, attivo segretario della Società ligure di storia patria, corrispondente dell'Istituto storico italiano, direttore per molti anni e principale collaboratore del Giornale Ligustico da lui fondato, fu lavoratore infaticabile, indagatore paziente e acuto ricostruttore. Illustrò nei campi più varî e nei momenti più diversi la vita genovese e ligure, su tutti recando viva luce anche se, spirito essenzialmente analitico, rappresentante della storiografia erudita e documentaria della seconda metà del secolo XIX, non si levò a sintetica comprensione dei fenomeni storici. Appena ventenne pubblicò il primo scritto Della vita e delle opere del marchese Girolamo Serra (Genova 1859); seguirono i Documenti inediti riguardanti le due crociate di S. Lodovico IX re di Francia (Genova 1859), attestanti lo sforzo militare e l'operazione finanziaria compiuta da Genova f0rnendo al re gran parte della flotta. Poi Della dedizione dei Genovesi a Luigi XII,..: commentario (Torino 1863), Della vita privata dei Genovesi (2ª ed., Genova 1876) che sotto l'apparente facilità nasconde vastissime ricerche e tesori di dottrina, le Leggi municipali genovesi nei Monumenta historiae patriae di Torino ecc. Alcune recensioni, come quelle sull'edizione degli Annali Genovesi nei Monumenta germanici e sulla Vita di Andrea Doria del Guerrazzi, pubblicate nell'Archivio storico italiano, sono compiuti studî critici sull'argomento.
Anima della commissione Colombiana in occasione del quarto centenario della scoperta dell'America, non solo vi pubblicò i Documenti privati e il Codice diplomatico Colombiano, ma sorvegliò e diresse, largamente contribuendovi, tutta la grande Raccolta. Tra le sue opere più importanti sono la pubblicazione della Cronaca di Caffaro e dei Continuatori, troncatagli dalla morte e continuata poi da C. Imperiale di Sant'Angelo, e l'illustrazione del Registro della Curia arcivescovile di Genova che ha diradato le tenebre intorno al primitivo comune genovese. Numerosi studî brevi, ma sempre originali, pubblicò in quotidiani e specialmente nel Caffaro di Genova: la miglior parte, relativa per lo più al Settecento e all'età della repubblica democratica, raccolse nel volume Imbreviature di Giovanni Scriba.
Bibl.: A. G. Barrili, in Atti della Società Ligure di Storia Patria, XXVIII (1896); C. Manfroni, in Annuario della R. Università di Genova, 1895-96; L. Beretta, in Archivio Stor. ital., s. 5ª, XVII (1896).